domenica 22 novembre 2009

Amatur: La Nazione del 22.11.2009 ed il Corriere di Maremma del 23.11.2009


LA NAZIONE del 22.11.2009
Sabato 14 Novembre l’Assemblea dei Soci di A.MA.TUR. ha proceduto alla rielezione del Consiglio di Amministrazione anticipando i tempi della naturale scadenza che era prevista per Giugno 2010.

Che significato dare a questa decisione dell’azionista pubblico, ossia il Comune di Massa Marittima, che è anche il socio che detiene la maggior parte delle quote della società?

Ne parliamo con Luca Santini, consigliere del P.R.I. in seno al Consiglio Comunale, in quanto rappresentante di quella parte politica che si è mantenuta costantemente critica nei confronti di A.MA.TUR., fino a ricorrere più volte alla Procura della Repubblica con esposti diversi nell’arco di tutto il decennio passato dalla fondazione della Società.

R. Dall’Amministrazione Comunale arriva un segnale che non va trascurato visto che siamo appena agli inizi della nuova legislatura. Di certo c’era la necessita di rinnovare il Consiglio di Amministrazione anche per determinare una netta discontinuità con un passato che era stato fin troppo caratterizzato da duri scontri a causa delle inefficienze della società. Credo, però, almeno fino a prova contraria, che aver anticipato la scadenza possa costituire l’indizio che aspettavamo in direzione di un cambiamento di rotta rispetto alle consociate ed Enti derivati. Se sarà così lo vedremo presto quando il Consiglio si troverà a discutere e prendere decisioni su COSECA, soprattutto, e su Falusi.

D. C’è da ritenere, quindi, che A.MA.TUR possa cominciare a muoversi fattivamente per costruire un futuro turistico per Massa Marittima, strutturato e duraturo?
R. Guardi, il cambio del Presidente in una società come A.MA.TUR non può risolvere alcun problema; da questo punto di vista non si potevano addossare troppe responsabilità al Presidente uscente, né si può caricare di eccessive speranze il nuovo Presidente. Questo problema non è in mano agli Amministratori di A.MA.TUR., tocca ai soci individuare concretamente la missione da perseguire in rapporto ai bisogni del settore e trasformare tale missione in obiettivi da assegnare al Consiglio di Amministrazione ed al suo Presidente. In altri termini, se da un lato è indispensabile ed improrogabile che vi sia un Ente dedicato a costruire finalmente una piattaforma turistica seria, dall’altro, di sicuro, una missione di questo tipo non può essere l’A.MA.TUR che conosciamo a realizzarla.

D. Quale sarebbe a questo punto la vostra proposta?
R. Secondo noi il Comune, in veste di azionista pubblico e socio principale, dovrebbe costituire un gruppo di lavoro, cui partecipino persone effettivamente in grado di assicurare i contributi attesi, cui delegare il compito di ridisegnare la società ed i suoi meccanismi di funzionamento, in rapporto alla missione turistica di cui stiamo parlando. Potrebbe venire finalmente a concretizzarsi l’idea di un’ A.MA.TUR. più leggera dal punto di vista dell’ingombro statutario, più agevole ed in grado di muoversi efficacemente su pochi ma importanti obiettivi. A fronte di tali obiettivi la nuova A.MA.TUR. dovrebbe essere chiamata a presentare un piano di medio lungo periodo ed i programmi attuativi, con tempi e costi verificabili, cosicché l’Amministrazione Comunale, se approva, possa chiamare tutti i soci di A.MA.TUR. ad approvarli ed a sostenerli con finanziamenti ad hoc.


CORRIERE DI MAREMMA del 23.11.2009

La questione AMATUR sembra imboccare una nuova strada.
Il recente rinnovo del Consiglio di Amministrazione, avvenuto sabato 14 novembre nel corso dell’Assemblea Generale dei Soci, potrebbe costituire il punto di ripartenza della Società, dopo tante polemiche in sede politica animate soprattutto dai repubblicani.
“La gestione di AMATUR –dice Luca Santini , rappresentante del PRI in seno al Consiglio Comunale- è sempre stata un punto di seria frizione con l’Amministrazione Comunale. Più in generale, la ragione del dissidio politico con le diverse amministrazioni che si sono succedute negli ultimi dieci anni è stata la politica di gestione delle quote di partecipazione nelle aziende pubbliche da parte della Giunta.
Si pensi, soprattutto, ai gravosissimi costi del COSECA”.
“Su AMATUR abbiamo sempre contestato l’assurdità della forma giuridica in relazione alla missione che una società di quel tipo dovrebbe essere chiamata a svolgere per il nostro Comune.
Sembra più una Società di capitali che un ente a funzione assegnata.
Noi abbiamo bisogno di qualcuno che “costruisca” le premesse per un turismo stabile e duraturo, visto che al turismo affidiamo la prospettiva economica e sociale dei massetani.
Non possiamo occuparci solo dell’immagine; se non si lavora per organizzare un’offerta turistica strutturata non potremo mai sperare che chi viene a Massa Marittima vi si trattenga per alcuni giorni, anziché per poche ore.
C’è poi da lavorare sulle nuove opportunità. Chi si sta impegnando per creare le condizioni per lo sviluppo della piccola impresa nel settore?
Ecco come abbiamo sempre visto AMATUR.
Altrimenti abbandoniamo AMATUR e creiamo qualche altra cosa di utile al riguardo.”
“La nomina di un nuovo Consiglio di Amministrazione per noi può essere l’occasione utile per soffermarci a riflettere su questi aspetti e per muoverci cambiando direzione”.

4 commenti:

  1. Quando questo articolo comparve su Facebook due mesi fa ti scrissi che in un Consiglio Comunale del 2007, non ricordo se fosse quello di fine settembre o novembre, il Sindaco propose di costituire un gruppo di lavoro di supporto all'Amatur. Inoltre ti suggerii che il Consiglio avrebbe potuto rilanciare la proposta. Pochi mesi prima l'On. Sani, allora membro del Cda dell'Amatur, aveva pubblicamente proposto un superamento del ruolo dell'APT, che comporterebbe la necessità di ridisegnare anche la società e i suoi meccanismi di funzionamento, all'interno dell'ATI Obiettivo Maremma-Amiata, partner dell'APT per la commercializzazione del prodotto turistico.
    Mi rispondesti che ci avresti riflettuto che e sicuramente avresti portato la mia osservazione anche all'attenzione dei tuoi amici repubblicani.
    Credo che queste questioni, che riguardano il futuro della collettività, necessitino soluzioni bipartisan. Mi rendo conto che la politica ha i suoi tempi, ma le attività economiche, e in particolar modo il settore turistico, sono soggette a cambiamenti che seguono ritmi tumultuosi, sempre meno compatibili con i tempi della politica.

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  2. Mercoledì 27 gennaio all'odg del Consiglio Comunale c'è un'interpellanza del PDL sull'Amatur.
    Penso sia un argomento (ed il dibattito conseguente)interessante.

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  3. Auspico che l'oggetto dell'interpellanza sia inerente a questioni di sostanza che possano arrecare un contributo costruttivo al dibattito su questa travagliata partecipata. Speriamo che l'atto consiliare non riguardi invece la produzione di carta straccia oppure presunte perdite di esercizio che, con un bilancio ancora da chiudere, c'è chi ritiene che qualcuno possa avere la palla di cristallo per quantificarle

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  4. Penso si trasformi in un dibattito politico su amatur

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