giovedì 18 novembre 2010

Resoconto giornalistico del "Corriere di Maremma" del 18 Novembre 2010 del movimentato Consiglio Comunale del 17.11.2010


Consiglio Comunale di Massa M.ma all’insegna delle spaccature. La polemica sui nuovi indirizzi delle superiori divide l’assemblea. La minoranza se ne va.

segue in appendice il testo integrale del documento dei Capigruppo del Consiglio Comunale di Massa Marittima del 17.11.2010

Consiglio comunale alquanto movimentato. Oltre due ore di ritardo e sospensione della seduta per permettere la riunione dei capogruppo. Ieri mattina gli argomenti all’ordine del giorno, in programma per l’assemblea, sono stati messi da parte per far spazio a una nota polemica. Il primo a prendere la parola è stato il rappresentante del partito Repubblicano Luca Santini che, a nome di tutta la minoranza ha chiesto di sospendere il consiglio per preparare una mozione congiunta in merito alla riforma dell’istruzione superiore nella zona. Per la costituzione della rete scolastica 2011-2012 infatti, gli istituti hanno presentato le loro proposte alla Provincia: Massa Marittima si è limitata a chiedere il mantenimento degli indirizzi già esistenti, mentre Follonica ha avanzalo la richiesta di tre nuovi indirizzi tra cui l’indirizzo turistico. Dato che il consiglio provinciale ha sostenuto la posizione di Follonica, Massa Marittima ha richiesto la costituzione di un istituto professionale magistrale conservando in tal modo i cinque indirizzi. La minoranza in consiglio si è però dichiarata insoddisfatta della decisione e ha richiesto di evidenziare la loro disapprovazione e la loro apprensione mediante una mozione redatta da tutte le forze politiche. La questione ha preso una piega inaspettata e, a causa di punti di vista differenti sulle responsabilità, i consiglieri Santini e Favilli, hanno momentaneamente lasciato l’aula. Il sindaco Lidia Bai è stata perciò costretta a ristabilire l’ordine sospendendo la seduta e convocando la riunione dei quattro capogruppo. “Riccardo Rapezzi, Alessandro Tassoni, Giovanni Favilli, Luca Santini - si legge nella mozione - hanno espresso forte preoccupazione per lo spostamento dell’indirizzo turistico da Massa Marittima a Follonica, che vede indebolita l’offerta formativa della nostra città, vanificando lo sforzo profuso nel tempo dall’amministrazione e dalla dirigenza scolastica. La proposta dell’Amministrazione comunale di Massa Marittima, recepita dal consiglio provinciale del 16 novembre, di istituire un indirizzo professionale alberghiero va letto positivamente in quanto aumenta complessivamente l’offerta formativa sulle Colline Metallifere, ma non diminuisce le preoccupazioni per il sistema scolastico massetano. I capigruppo ribadiscono, inoltre, la volontà di mantenere a Massa Marittima il liceo classico, anche in presenza di una domanda storicamente debole. In tale ottica viene chiesto con forza alla Provincia di Grosseto e alla Regione Toscana che siano mantenuti i cinque indirizzi formativi proposti, senza prevedere ulteriori sacrifici e tagli che non sarebbero compresi dalla nostra popolazione”. Dopo aver redatto il documento la riunione ha ripreso il suo corso naturale affrontando gli argomenti all’ordine del giorno.


Appendice

Documento Integrale dei Capigruppo al Consiglio Comunale di Massa Marittima del giorno 17.11.2010
Nel corso del Consiglio Comunale di Massa Marittima del giorno 17 novembre, la riunione dei capigruppo di Massa Democratica, Massa Comune, Popolo delle Libertà, Partito Repubblicano (Riccardo Rapezzi, Alessandro Tassoni, Giovanni Favilli, Luca Santini) ha espresso forte preoccupazione per lo spostamento dell’Istituto Turistico da Massa Marittima a Follonica, che vede indebolita l’offerta formativa della nostra città, vanificando lo sforzo profuso nel tempo dall’Amministrazione comunale e dalla dirigenza scolastica per garantire la qualità e la varietà dell’offerta formativa.
I capigruppo condividono la posizione del Sindaco Lidia Bai, che è intervenuta su tale argomento, anche sulla stampa.
La proposta dell’Amministrazione comunale di Massa Marittima, recepita dal Consiglio Provinciale del 16 novembre, di istituire un indirizzo professionale alberghiero va letto positivamente in quanto aumenta complessivamente l’offerta formativa sulle Colline Metallifere, ma non diminuisce le preoccupazioni per il sistema scolastico massetano.
I capigruppo ribadiscono, inoltre, la volontà di mantenere a Massa Marittima il Liceo Classico, anche in presenza di una domanda storicamente debole, per consolidare l’eccellenza dell’offerta formativa che ha sempre contraddistinto il sistema scolastico massetano.
In tale ottica viene chiesto con forza alla Provincia di Grosseto e alla Regione Toscana che siano mantenuti i cinque indirizzi formativi proposti, senza prevedere ulteriori sacrifici e tagli che non sarebbero compresi dalla nostra popolazione.
Il documento è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Massa Marittima nella seduta del 17 novembre 2010.

venerdì 29 ottobre 2010

II Rotary Club di Massa Marittima si impegna per dotare l'ospedale di Kimbondo di un generatore di ossigeno per i bambini del Congo


da sinistra: Maurizio Di Tomassi (Presidente Rotary Club Massa M.ma), Luca Santini (Segretario Rotary Club Massa M.ma), Lidia Bai (Sindaco Comune di Massa M.ma), Arrigo Rispoli (Presidente Commissione Rotary Foundation Distretto 2070)

Corriere di Maremma del 29 Ottobre 2010

Un generatore di ossigeno sarà donato all'ospedale pediatrico di Kimbondo in Congo, grazie al Rotary Club di Massa Marittima. L'iniziativa benefica nasce dall'idea del presidente dell'associazione che ha voluto porre all'attenzione della comunità massetana l'importante ruolo che questo ospedale svolge nello stato africano e, più in generale, la concreta azione del Rotary International sulle tematiche igienico-sanitarie dei bambini del terzo mondo, i più deboli. "Con questo service di grande utilità sociale - spiega il presidente dell'associazione, Di Tomassi - il Rotary club, non solo porta concretamente del bene, ma dà anche rilievo internazionale alla nostra cittadina e alla maremma intera".
Attualmente l'Ospedale pediatrico di Kimbondo acquista ossigeno all'esterno con notevole dispendio di risorse economiche e di tempo. La ditta produttrice del generatore di ossigeno con sistema di riempimento a bombole è la "Innovative Gas System" di Grosseto, multinazionale, che detiene il brevetto mondiale del "Sistema Oxyswing os-8". Questo sistema permette la completa autonomia per la necessità di ossigeno da parte dell'ospedale di Kimbondo e, all'occorrenza, garantisce anche il riempimento di bombole per cederle ad altre strutture sanitarie con un ritorno di denaro che potrà essere reinvestito nella struttura stessa. "Il nostro club - sottolinea Luca Santini, segretario del Rotary di Massa Marittima - porta sollievo non solo ai bambini, vittime innocenti delle guerre e delle malattie ma a un'intera popolazione. Da sempre è presente a Massa Marittima e nella Maremma in generale un concreto spirito associativo di solidarietà e questo ne è un piccolo esempio tangibile, da non sottovalutare".

martedì 21 settembre 2010

Intervista de L' Onda al Consigliere Comunale del PRI Luca Santini sul Falusi


www.ondamassetana.it

D. L’agosto massetano appena conclusosi ha portato una recrudescenza politica sul tema del Falusi; perché Consigliere Santini?

R. Il Falusi ha sempre rappresentato una zona franca, con poche polemiche tra Maggioranza e Minoranza, se si eccettuano certe prese di posizioni del tutto strumentali da parte dell’estrema destra dello schieramento consiliare.
Sapevamo delle difficoltà dell’Istituto dovute a ragioni diverse tra cui: l’atteggiamento ostile da parte della AUSL, il problema della gestione del personale e della rigidità di impiego a causa di certe ridotte idoneità fisiche, il problema del costo della retta giornaliera con decisioni sovente contraddittorie della Regione.
Eravamo, però, convinti che il Presidente Lenzi riuscisse, come nei fatti è riuscito per ben 15 anni, a fronteggiare la situazione con intelligente caparbietà a difesa dell’Istituto dei Massetani e con equilibrio.
Il cambio di Amministrazione ha presto evidenziato i rischi di una evoluzione in senso partitico, quindi estremamente negativa, della gestione del Falusi.

D. Quale errore imputerebbe, fra altri che potrebbero esserci stati nel recente passato, all’Amministrazione Comunale?

R. Ne imputerei due su tutti; quello di aver fatto si che il Falusi passasse con tutte le sue proprietà immobiliari alla Ausl, e quello di aver sostituito il Presidente Lenzi nel momento in cui ce n’era più bisogno.

D. Questa posizione fa intravedere un cambiamento di atteggiamento politico da parte del P.R.I. sul Falusi?

R. A questa domanda ho già risposto; a settembre saremo in grado di fornire una lettura puntuale dello stato economico dell’Istituto che ci consenta di fissare bene il punto di partenza del nuovo Consiglio di Amministrazione.
Poi, se si muoveranno in linea con certe fantasticherie annunciate sulla stampa dal nuovo Presidente e, soprattutto, se verrà minata l’autonomia gestionale con intrecci funzionali e sostanziali con la Società della Salute, i repubblicani faranno quadrato con quelle forze cui sta a cuore il Falusi nei fatti e non negli interessi di partito.

lunedì 20 settembre 2010

You Tube: Intervento alla celebrazione del XX Settembre a Lucca il 19 Settembre 2010



http://www.youtube.com/watch?v=zp3su_u1AVk

Ricorrenza del XX Settembre - Saluto del Coordinatore Regionale del PRI Luca Santini


Cari Amici,

Vi porto i saluti della Federazione toscana del Partito Repubblicano Italiano e segnatamente di tutti quei Repubblicani che avrebbero voluto essere qui presenti e che per impedimenti diversi non hanno potuto partecipare.

Prioritariamente il saluto ed il ringraziamento va agli “Amici del XX Settembre”, che ho conosciuto da poco e che ho subito apprezzato, con meraviglia ed ammirazione, per la costanza con cui hanno saputo dar vita ad una interessante tradizione ritrovandosi qui in questa piazza, ogni anno a partire dal 1948.

Abbiamo detto e scritto che i Repubblicani sono qui, non soltanto per celebrare festosamente una data storica dell’Italia, ma anche, e lasciatemi dire soprattutto, per riaffermare i valori laici dello stato e per difendere l’unità d’Italia in un momento in cui la politica confonde questi valori o una politica confusa, sbagliando, crede che questi valori siano, oggi, acquisiti, o tanto peggio, pensa di poterne fare a meno.


Non starò, certo, a parlarvi del XX Settembre perché tutti voi già sapete che cosa è e che cosa rappresenta per Noi Repubblicani questa data.

Ma non posso non ribadire, però, le ragioni che ci fanno amare questa ricorrenza, e ci fanno commuovere, nonostante che per altri tutto ciò appaia come sentimento retrò, naif, roba da cartolina polverosa.

Noi conosciamo quelle ragioni, altri, purtroppo, non le sentono.

Noi siamo fieri del XX Settembre perché i nostri predecessori, i nostri antenati politici, erano lì, e varcando la breccia di Porta Pia, misero in ginocchio il potere temporale dei Papi, unificando l’Italia.

Quel giorno, infatti, si compì il sogno mazziniano dell’Italia unita e libera, si completò l’opera di Garibaldi e dei garibaldini e si concretizzò anche il disegno strategico di Cavour.

In quel giorno nacque la Patria, l’ Italia che sognavamo, ma che sappiamo non essere ancora compiuta.

Quel giorno si suggellò lo scrigno dei valori fondanti del movimento repubblicano che più tardi, nel 1895, dette luogo al Partito Repubblicano Italiano, il Partito dell’edera.

In quello scrigno c’erano e ci sono tutt’oggi i nostri valori: la libertà dei popoli, una rigorosa laicità dello Stato, l’europeismo, la democrazia, i diritti civili, un’economia libera e partecipata.

Ecco, cari amici, perché oggi siamo qui.

Per gridarlo forte ogni anno, contro i rischi moderni dell’involuzione, delle spinte corporative, delle spinte secessionistiche, delle etnie, dei neo populismi, dell’ignoranza e della barbarie intellettuale.
Sono questi i nostri valori cardine e da essi traggono origine i nostri ideali.

Le società mutano, i valori le sorreggono, gli ideali restano perenni.

Un grazie, un grazie di cuore a tutti Voi.

Viva il XX Settembre, Viva i Repubblicani.


Lucca, Domenica 19 Settembre 2010

domenica 19 settembre 2010

XX Settembre a Lucca ...... I Repubblicani della Toscana si incontrano


Domenica 19 Settembre a Lucca

I Repubblicani della Toscana si ritrovano per Festeggiare insieme il XX Settembre e per richiedere a gran voce un vero Stato Laico.
Non puoi mancare !!!!!!




Programma della Manifestazione:

Ore 11.00 : ritrovo in Piazza XX Settembre
Ore 11.30: inizio della manifestazione
Ore 12.00: interventi
Ore 13.00: pranzo in un noto ristorante


Per prenotazioni potete contattarmi personalmente tramite Facebook, via e.mail o chiamare gli Amici Repubblicani di Lucca

mercoledì 8 settembre 2010

Solidarietà al Sindaco Lidia Bai

Il Consigliere Comunale Luca Santini esprime la propria solidarietà ed il proprio sconcerto riguardo a quanto accaduto al Primo Cittadino, temendo e scongiurando un'asprirsi della dialettica politica all'interno della comunità massetana.
Confidando, al tempo stesso, che sia solo un atto isolato di qualche mitomane.

lunedì 6 settembre 2010

PRI TOSCANA : "LE PIETRE DEVONO SERVIRE PER COSTRUIRE, NON PER LAPIDARE A MORTE." APPELLO PER SAKINEH


I Repubblicani della Toscana invitano a sottoscrivere un appello per salvare la vita di Sakineh, la donna iraniana di 43 anni che rischia la lapidazione per adulterio, da parte di fanatici pervasi da uno spirito santo che autorizza ad uccidere chi si dimostra incredulo o empio.

Confessiamo che di fronte ai molti crimini compiuti in nome di presunte, sanguinarie religioni ci assale un senso di sgomento.Ci soccorre, però, la speranza nella Ragione, spregiata da chi la definiva meretrice del diavolo, dalle varie Inquisizioni, da chi processava immaginarie streghe e accendeva roghi contro i liberi pensatori, riempiendo di crudeltà anche le pagine della nostra storia occidentale. Che essa ci soccorra, rafforzata daquella fede laica che riposa sull’esistenza di una morale naturale accessibile a tutti gli uomini, perché tutti gli uomini sono dotati di ragione. Quella fede che insegna il rispetto della persona umana, della nostra come delle estranee, quell’amore per l’umanità, la confidenza nei suoi progressi, il desiderio di contribuirvi, la voglia di resistere alla cooperativa del dogma che ripresenta all’incasso cambiali che credevamo scadute ormai per sempre.

Le pietre devono servire per costruire muri che contengano la furia della natura, strade perché i popoli possano meglio incontrarsi, case per chi non ha un tetto dove ripararsi:non per lapidare a morte. Chi le usa per questo scopo nefando non è degno di vivere nel consorzio umano.

Anche le parole, a volte, se usate male possono diventare pesanti come macigni ed avvilire, ferire, anche uccidere, mase usate con sentimento, come per questo appello alla salvezza della donna iraniana, possono contribuire adedificare l’edificio dell’umana tolleranza: LIBERATE E RISPETTATE SAKINEH !


I Repubblicani della Toscana

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domenica 29 agosto 2010

“Il PDL si scandalizza? Pensi ai guai suoi” di Luca Santini


Il sermone low profile di Cristian Verniani all’indirizo del sottoscritto, dopo aver letto l’articolo apparso su La Nazione di domenica 22, viene semplicemente respinto al mittente.
Verniani argomenta, mostrando una confusa visione della politica locale, sottolineando due aspetti:
“Rispetto per gli avversari politici che pur governando in maniera non ottima rappresentano la maggioranza” e “ma soprattutto rispetto per chi combatte la stessa battaglia di opposizione”.
Infine scivola in un giudizio azzardato: “Inutile proporsi ad optimum di un’opposizione che nella sostanza dei numeri avrebbe potuto produrre forse un consigliere comunale”.
Sul primo punto, ossia sul giudizio che la Maggioranza stia “governando in maniera non ottima” non rimane che prenderne atto; non so se sia anche il giudizio di Favilli, Consigliere Comunale del PDL, con il quale gli suggerirei di confrontarsi.
Il giudizio dei repubblicani, invece, non è tale secondo cui la Maggioranza stia governando “in maniera non ottima”, e nemmeno “non buona”, e neppure “non sufficiente”, bensì, semplicemente, è che, in relazione a ciò che la gravità della situazione richiederebbe, stia governando in maniera scarsa.
Sul secondo punto lo inviterei a rileggersi le dichiarazioni di esponenti del Gruppo PDL, in Consiglio Comunale e non solo, rilasciate in questo primo anno di legislatura, per rendersi conto di quanto rispetto i suoi amici abbiano avuto nei confronti dei repubblicani.
Il terzo punto, poi, la dice tutta sulla consapevolezza di Verniani di come stiano veramente le cose.
Se rileggesse i risultati elettorali senza animosità e senza il rancore del perdente potrebbe accorgersi che quel consenso che ritiene la sua area politica possegga ancora in effetti non esiste più, e da tempo, e che forse, se non ci fosse stato il sostegno dei repubblicani, il candidato a sindaco non sarebbe arrivato a sedersi in Consiglio Comunale.
Infine, un suggerimento a Verniani.
Quando legge i giornali con la cronaca politica non prenda tutto per “oro colato”.
Gli sembra credibile che il Consigliere di un Partito che ha un rappresentante in A.MA.TUR., come egli afferma erroneamente, ed un Consigliere al Falusi, possa permettersi di sostenere pubblicamente che la Giunta attuale è la peggiore degli ultimi 20 anni?

Di seguito il commento di Verniani apparso sul sito del PDL di Massa Marittima in data 23 Agosto 2010:

Basta con gli attacchi “Pubblicitari”

Rispetto e Coerenza sono due aspetti inprescindibili, di chi a qualsiasi livello decida di servire il proprio territorio.
Rispetto per gli avversari politici che pur governando in maniera non ottima rappresentano la maggioranza, ma soprattutto rispetto per chi combatte la stessa battaglia di opposizione.
L’intervento di Luca Santini ,consigliere comunale del Pri non avvalora nessuno di questi due principi. Inutile proporsi ad optimum di un’opposizione che nella sostanza dei numeri avrebbe potuto produrre forse un consigliere comunale.
Inutile fare il gioco dei due forni: o opposizione o tacito accordo con la maggioranza rotto magari da qualche slancio publlicitario giornalistico; basta ricordare che Il Pri massetano configura propri esponenti nel CDA del Falusi e nel CDA Amatur.
Bisogna necessariamente superare queste divisioni e ricercare un’unità politica e di intenti che sappia preparare le prossime elezioni amministrative nel migliore dei modi.

Cristian Verniani ”

sabato 21 agosto 2010

Contrappunto del Consigliere Repubblicano all’ottimismo del Sindaco Bai


Il perdurante dissidio tra la maggioranza consiliare e le opposizioni vede sempre al centro del dibattito politico la posizione dei Repubblicani, talvolta di netta opposizione, in altri casi più propensa delle altre opposizioni a discutere sui problemi reali con il Sindaco e la sua maggioranza.

R. Preferiamo ragionare sulle questioni reali più che sugli schieramenti.
Abbiamo sempre interpretato il voto di fiducia, che ogni volta una parte importante dell’elettorato ci conferma, come un mandato a fare il possibile per migliorare la situazione gravissima del nostro Comune; l’opposizione sterile la lasciamo ad altri ben noti settori della politica locale.
Massa Marittima ha bisogno di troppe cose perchè possiamo permetterci, anche noi amministratori di minoranza, di dilungarci solo in questioni di opposizione preconcetta.
Il problema è un altro ed è quello di prendere atto che dopo un anno di amministrazione delle nuova Gunta e della Maggioranza che la sostiene non si è potuto rilevare alcunché di migliorativo rispetto agli anni precedenti.
Insomma, il Sindaco Bai, in questo primo anno della sua seconda legislatura, non è riuscita a dare nessuna nuova speranza ai massetani.
Massa Marittima sembra abbandonata alla rassegnazione.
Ci saremmo aspettati che alla voglia di apparire come nuovi gli amministratori avessero voluto fare seguire anche dei risultati nuovi, invece il cambiamento ha riguardato solo la facciata.
E dall’opposizione, confermo, si bada spesso al gioco delle parti più che a realizzare comuni intendimenti per far pressione sulla Giunta con proposte che mirino a concreti cambiamenti per questo Comune.
In questo senso, come abbiamo avuto modo di ribadire, il bilancio comunale consuntivo 2009 è stata la inevitabile premessa al bilancio di previsione 2010, nulla per lo sviluppo, nulla di nuovo.

D. In sostanza, per i repubblicani la situazione del Comune non ha via di uscita.

R. Allo stato delle cose si potrebbe sintetizzare così: la Maggioranza di governo risulta del tutto inadeguata a far fronte alla permanente emergenza che investe da troppo tempo il nostro Comune, mentre, da parte sua, la Minoranza non esprime altro che azioni e contributi completamente nulli.

giovedì 12 agosto 2010

Sulla Commissione Sanità della Società della Salute













Con riferimento alla istituzione di una commissione Sanità all’interno della Società della Salute Mazzocco di Massa Comune parla di presa in giro. I repubblicani da che parte state?
"Siamo con Mazzocco (***), non ci sono dubbi”.
Risponde così Luca Santini, Consigliere del PRI in seno al Consiglio Comunale.
“Non ha senso fare una commissione costituita in sostanza dagli stessi soggetti che gestiscono la Società della Salute.
E’ un diversivo per nascondere inefficienze e fallimenti.
La vera novità avrebbe potuto essere la riconsiderazione della SdS.
Dove in Italia la Società della Salute non è stata costituita l’Assistenza Sanitaria va meglio che da noi.
Poiché il modello della SdS fu fortemente voluto dall’attuale Presidente della Regione, allora Assessore regionale alla Sanità, difficilmente il Sindaco arriverebbe a considerarla una scelta sbagliata.
Siamo molto delusi da come l’Amministrazione insista in scelte che ormai si sono dimostrate sbagliate o inutili; l’idea poteva avere una sua validità anche se i Repubblicani misero chiaramente in guardia dal rischio che potesse rivelarsi uno strumento del tutto inefficace.
Sarebbero occorse condizioni che, purtroppo, non si sono verificate come, per fare un esempio, il coraggio e la capacità di opporsi ai diktat del Partito di appartenenza”.

(***)
per leggere l'articolo di Mazzocco
http://www.provincia.grosseto.it/rassegna/text.php?text=t199697&trova=mazzocco

lunedì 2 agosto 2010

Preoccupazione dei Repubblicani sul Falusi



La recente intervista rilasciata al Presidente del Falusi su queste colonne ha allarmato i Repubblicani che vedono nell’ipotizzato scorporo di una parte del personale, affinché venga destinato a servizi sociali, una manovra dilatorio che non potrebbe altro che sfociare in un’inutile struttura sicuramente non grado di portare benefici sui costi del sistema assistenziale.
Abbiamo chiesto al Consigliere del PRI Luca Santini un parere “a caldo” sulle dichiarazioni del Presidente Schiavetti.
“Premesso che sarà necessario entrare nel merito della ipotesi per capirne la potenziale efficacia, essa lascia intravedere un logorante lavorio nel tentativo di razionalizzazione i costi della gestione che restano la vera emergenza dell’Istituto.
Il risultato potrebbe essere quello di un incremento dei costi complessivi del sistema assistenziale.”
D. Non crede che sia necessario rinnovare il personale infermieristico del Falusi visto che da anni viene denunciata la perdita di idoneità fisico-attidudinale di molti addetti?
R. Credo che la soluzione non possa essre la cooperativa in questione.
Se la Cooperativa di cui si parla venisse ipotizzata come un ente a gestione autonoma, ossia svincolata completamente dall’Istituto e dal Comune, saremmo i primi a riconoscere che ci troveremmo di fronte ad un progetto di scorporo che potrebbe rivelarsi uno strumento interessante; se invece, e sarà così, la cooperativa dovesse rimanere nell’ambito di pertinenza, anche indiretta, del Falusi e del Comune, l’Istituto potrebbe essere trascinato in un vortice di costi crescenti che finirebbe per metterne a repentaglio la funzione.
Pur nelle difficoltà, il Falusi è riuscito sempre a garantire un sevizio più che soddisfacente alla comunità massetana, e non vorremmo che qualche improvvisatore dell’ultima ora ci facesse trovare con più debiti e minori servizi.
D. Però, sul bilancio Consuntivo del Falusi avete recentemente espresso un giudizio positivo.
R. E’ vero ma abbiamo deciso di affidare ad uno studio specializzato una lettura comparata dei dati e delle possibili proiezioni in modo da poter arrivare a considerazioni esaustive fondate subito dopo il periodo feriale.
Posso anticiparle che la nostra posizione, che da quindici anni ad oggi è stata critica su alcuni aspetti della gestione, come per esempio sulla gestione degli organici, ma di costante sostegno all’Amministrazione dell’ Istituto, potrebbe presto cambiare di segno.

martedì 27 luglio 2010

La Voce Repubblicana del 27.07.2010: I Repubblicani della Toscana a Vecchiano


Sabato 24 luglio, a partire dalle 10,30, i repubblicani toscani si sono riuniti a Vecchiano, in provincia di Pisa, per discutere insieme al coordinatore regionale del Pri Luca Santini. La seduta, che ha visto di nuovo la partecipazione di delegati provenienti da tutte le province toscane, si è tenuta alla storica sezione cittadina del Pri. Molte le tematiche affrontate nel corso della riunione, che è servita per fare il punto sulla situazione in merito all’opera di rilancio del Pri in Toscana partita un paio di mesi fa. Santini ha introdotto il dibattito proponendo uno snellimento della macchina burocratica del partito a livello regionale, sottolineando la necessità di sostituire le vecchie unioni comunali con gli ambiti territoriali, nuove strutture organizzative capaci di raggruppare diversi comuni in un unico soggetto più ampio in grado di garantire un’azione più precisa, razionale e mirata su tutto un territorio. Se questa proposta diventasse operativa, l’intera zona di Pisa, con Vecchiano e tutta la valle del Serchio, entrerebbe a far parte di uno stesso ambito territoriale, sottoposto all’autorità politica di un unico segretario. I presenti hanno discusso anche della necessità di continuare l’opera di tesseramento in vista del prossimo Congresso nazionale del partito, che si terrà ad ottobre e sarà strutturato a tesi. Tutti i delegati hanno auspicato che l’occasione del Congresso possa portare alla tanto sospirata ricomposizione della diaspora del Pri. Santini ha poi annunciato che a Lucca tornerà ad essere celebrata a livello regionale la festa del 20 Settembre, una ricorrenza volta a commemorare la laicità dello Stato e la fine del potere temporale del papato dopo l’ingresso dei bersaglieri a Roma dalla breccia di Porta Pia nel 1870. Già festeggiata in ambienti repubblicani e democratici, questa ricorrenza divenne nel 1895, durante il governo di Francesco Crispi, la seconda festa nazionale dello Stato italiano dopo quella dello Statuto, già presente nel Piemonte costituzionale a partire dal 1851 per ricordare la concessione dello Statuto albertino da parte di re Carlo Alberto di Savoia-Carignano nel marzo 1848.
(David Chiappuella: coordinatore FGR Toscana)

giovedì 3 giugno 2010

Lettera al Segretario del PRI Francesco Nucara


Caro Segretario,



ti scrivo la presente per ringraziarTi a nome dei Repubblicani toscani per la stupenda giornata che ci hai fatto trascorrere.

Il pomeriggio di ieri, infatti, ha dato a Noi toscani quell’ulteriore slancio necessario alla riorganizzazione del nostro amato partito in questa Regione.

Una manifestazione che ci ha fatto veramente ritrovare l’orgoglio di essere Repubblicani, uniti dagli, e negli, stessi valori ed ideali, al di là delle diverse divisioni interne che ci animano, ma non ci dividono.

Il PRI, oggi, ha un motivo in più per andare avanti, con nuovi programmi, nuove sfide, nuovi obiettivi e tanta passione come quella che abbiamo dimostrato ieri in piazza.

Il Partito è riuscito compatto, e grazie anche al tuo interessamento, a non far spostare la statua nell’indifferenza sconcertante e comune delle altre forze politiche, facendo, così, riscoprire ed apprezzare a molti cittadini i valori fondanti del repubblicanesimo; il Partito compatto, sicuramente, riuscirà nella più difficile impresa che è quella di costruire insieme il Partito Repubblicano del futuro.

Ti ringrazio nuovamente e ti prego di far arrivare i miei ringraziamenti a tutte le Amiche ed agli Amici Repubblicani che, anche affrontando un lungo viaggio, sono intervenuti con entusiasmo e sentimento repubblicano.

Tuo

Luca Santini

Massa Marittima, 3 Giugno 2010

mercoledì 2 giugno 2010

Discorso alla Manifestazione Nazionale del P.R.I. a Carrara del 2 Giugno 2010


Care Amiche e Cari Amici,

non vi nascondo la mia emozione nel portarVi il saluto dei Repubblicani della Toscana, insieme alla soddisfazione di vedere in questa piazza segnata dalla storia nazionale tanti Repubblicani venuti dalle diverse regioni italiane per testimoniare le nostre idee ed i nostri valori.
Carrara in testa, ma la Toscana intera, ringraziano tutti i partecipanti per aver dato vita ad una manifestazione magnifica, animata soltanto da ideali e valori.
Il Partito Repubblicano e` sorto per questi ideali, e per questi valori vivra` sempre.
Ideali e valori che hanno distinto gli uomini che hanno scritto la storia italiana in tempi difficili, a partire da Giuseppe Mazzini, del quale oggi siamo qui a rivendicare e sostenere gli insegnamenti, poi tanti altri, non soltanto grandi personaggi, ma anche tanti altri sconosciuti alle cronache che pero´, per questi ideali e per questi valori sono andati deliberatamente incontro alla morte.
Noi di quegli eroi, egregio Cattelan, siamo fieri.
Quegli eroi, esimio Cattelan, sono di quelli che non tramonteranno mai; non hanno combattuto per degli interessi privati, e sono morti per la liberta` delle generazioni future, ed anche per la tua liberta`.
I nostri eroi sono e saranno sempre quelli: quelli che in un’italietta despota ed antidemocratica come quella dell’800 o come quella postuma, dittatoriale e fascista, a viso aperto e senza paura, fieri di cio` che facevano, hanno scelto di affrontare i processi, senza scappare, il più delle volte, conoscendo già prima, la sentenza finale; quelli che, condannati a morte, guardavano i loro aguzzini negli occhi ed a petto in fuori, prima di essere colpiti a morte, gridavano Viva l’Italia! , e poi Viva la Repubblica!
Cosi`, caro Zubbani, anche i Sindaci di oggi dovrebbero ricordare gli eroi del Risorgimento e gli uomini che hanno fatto l`Italia ed hanno combattuto per la liberta` e per la Democrazia.
Senza fare confusione, caro Sindaco, sapendo distinguere conoscendo la storia di ieri come quella di oggi.
Pero` ti ringraziamo lo stesso Sindaco di Carrara perche`, forse tuo malgrado, sei riuscito, proprio qui, in questa Citta` tanto cara ai Repubblicani, a riportare i seguaci di Mazzini in piazza, a farci rendere conto che “ci siamo ancora” .
Il Partito Repubblicano oggi ha un motivo in piu` per andare avanti, con nuovi programmi, nuove sfide, nuovi obiettivi e tanta passione come quella che anima questa Piazza.
Vi ringrazio tutti per questa stupenda Giornata, una giornata che, per me che ne sono il Coordinatore, vuole essere solo il primo giorno di un nuovo inizio del P.R.I. nella Regione Toscana.

A questo punto Vi porto il saluto dell’on. Giorgio La Malfa, e lo faro` leggendone un messaggio dato che per ragioni di Ufficio non ha potuto partecipare di persona alla manifestazione.

"
Roma, 28 maggio 2010

Caro Segretario,

ho appreso da una comunicazione di due giorni fa dagli uffici di segreteria del Partito della manifestazione del 2 giugno a Carrara. Non potrò essere presente a causa della concomitanza con i lavori dell’Assemblea parlamentare della Nato di cui sono membro che si svolgono in Lettonia, a Riga, dal 29 maggio al 3 giugno.

Di fronte alla gravità della situazione economica che minaccia di incidere pesantemente sulle condizioni degli italiani e soprattutto sulle prospettive di lavoro dei giovani il Partito ha il dovere di mettersi in moto per favorire la nascita di uno schieramento politico e di un programma di governo capaci di restituire speranza all’Italia in una prospettiva unitaria che si opponga alla frantumazione dell’unità nazionale alla quale stiamo assistendo. In questo senso il richiamo a Mazzini è sacrosanto.

Ti sarò molto grato se vorrai leggere agli amici convenuti questa mia lettera con il mio saluto più caldo e affettuoso

Tuo

Giorgio La Malfa"

Per vedere il Video:
http://www.youtube.com/watch?v=YU6CJC7yya0

You Tube: Discorso alla Manifestazione Nazionale del P.R.I. a Carrara del 2 Giugno 2010














http://www.youtube.com/watch?v=YU6CJC7yya0

venerdì 28 maggio 2010

2 Giugno 2010 - "Giu' Le Mani da MAZZINI"


Mercoledì 2 Giugno tutti a Carrara a Manifestare con il Partito Repubblicano Italiano per restituire speranza all’Italia.

martedì 25 maggio 2010

Santini, Consigliere del P.R.I. torna sul duro confronto tra Comune e Commercianti


“E’ sorprendente -afferma Luca Santini, Consigliere Repubblicano in seno al Consiglio Comunale- la canea che è seguita alla dichiarazione del tutto fuori luogo del Consigliere Zago sui commercianti di Massa Marittima”.
Siamo di fronte ad una vera e propria schizofrenia politica”.

Gli chiediamo di spiegarci questo suo giudizio, se vogliamo un pò controcorrente, visto che da molte parti si è gridato allo scandalo, interpretando l’affermazione di Zago come la prova del disinteresse dell’Amministrazione Comunale verso i problemi dei negozianti.

“Guardi, Le rispondo a mia volta con delle domande.
Primo. Dove sono stati in questi anni i Commercianti di Massa Marittima per non accorgersi che l’Amministrazione Comunale non stava facendo nulla per sostenere l’economia massetana? Erano distratti tutte le volte che i repubblicani ed i colleghi della Minoranza denunciavano l’immobilismo sul fronte dell’economia e dello sviluppo da parte del Sindaco di turno e della Giunta? C’era bisogno di un incidente dialettico per constatare la qualità amministrativa dell’Amministrazione? Ed anche pochi giorni fa, nel corso del dibattito consiliare, in quanti si sono accorti ed hanno dato peso alle accuse di incompetenza che abbiamo rivolto alla Giunta per il fatto che nel Bilancio non c’è nessun serio provvedimento per l’occupazione e per lo sviluppo? L’unico che sembra se ne sia accorto è stato proprio il Consigliere Zago che, rispondendo arrabbiato al mio intervento critico, è caduto nello scivolone che sappiamo.
Secondo. Cosa aspettano gli elettori, cosiddetti di centrosinistra, ed anche i commercianti di quella parte politica, a rendersi conto che questo modo di governare ha causato, e sempre più causerà, l’arretramento economico e sociale di questo territorio?”

giovedì 13 maggio 2010

Lettera aperta al Sindaco di Massa Marittima del Consigliere Comunale del PRI Luca Santini


13 Maggio 2010

L’approssimarsi della discussione sul Bilancio di Previsione dell’esercizio corrente fa crescere l’attenzione sugli intendimenti mediante i quali la Giunta Comunale si propone di affrontare la situazione economica del Comune.
Allo stato, noi che facciamo parte della Minoranza Consiliare, conosciamo solo per grandi linee la proposta di bilancio e ciò induce ad esimerci dall’esprimere giudizi definitivi prima ancora che si sviluppi la discussione in sede di Consiglio Comunale.
Tuttavia, le ripetute dichiarazioni da Lei rilasciate alla stampa locale ci consentono senz’altro di farLe tornare alcune prime considerazioni allarmate e preoccupate.
Allarme e preoccupazione che, al di là di porsi a sostantivi ad effetto dialettico, in questo caso rivelano bene lo stato d’animo di molti cittadini amministrati e riflettono le consapevolezze di questa parte politica.
Le confermo subito che se la Proposta di Bilancio verrà approvata nelle linee che conosciamo dovremo in tanti, ossia noi e molti altri, compresi non pochi tra coloro che hanno dato il voto alla Sua formazione politica, arrivare alla conclusione che la Giunta Comunale non valuta con il giusto peso la gravità della situazione economica locale e del Territorio.
Vorrei credere che quanto meno sulla tesi di partenza vi fosse un pensiero comune; ossia, non vorrei pensare che non venga condiviso anche da parte della Giunta un giudizio di estrema difficoltà in cui versa ogni aspetto dell’economia massetana e non solo di questa.
Se non fosse così, e cioè se la Sua Amministrazione ritenesse che la situazione “tutto sommato non è poi tanto male”, dovremmo arrivare ad una di due possibili conclusioni: o, la prima, che i repubblicani massetani, come Lei, mi consenta, un po’ troppo frettolosamente, ha creduto di liquidare sulla stampa, sono i soliti insoddisfatti di sempre e non sono credibili, o, la seconda, che la Giunta non è adeguata ad affrontare i nodi strutturali del Comune.
Quindi, la situazione è difficile, e lo era già all’avvio di questa Sua 2^ legislatura.
E proprio perché era già arcinota c’era da attendersi che questo 1° Bilancio della nuova Amministrazione intendesse porsi nelle condizioni di un nuovo progetto, impegnativo quanto necessario, con austerità, riequilibrio e sviluppo coniugati tra di loro in un impegno serissimo capace di ricostruire ragioni di speranza per le famiglie massetane e per i più giovani.
Di tutto ciò non c’è alcun spiraglio nella Proposta di Bilancio.
Da qui l’allarme che ne deriva.
Come può una Giunta, ma qui vorrei chiamare in causa direttamente il Sindaco, pensare di portare un sia pur piccolo contributo al miglioramento dello stato delle cose se i progetti più
qualificanti dell’esercizio sono: l’adeguamento del mattatoio, la realizzazione del centro sociale, la graduale pavimentazione di Cittanuova ed il parcheggio delle Clarisse?
Vuole che non sappia che si tratta di progetti importanti e utili? Sono progetti importanti e utili.
Solo, in questo modo, però, Signora Sindaco, non si va da nessuna parte e le sorti dei massetani restano affidate al caso più che alla programmazione ed al lavoro competente degli Amministratori e degli Uffici.
Se questo è il massimo dello sforzo che la Giunta ha potuto fare potremmo concludere che il rinnovamento avvenuto nell’Amministrazione ha riguardato più la fotografia di gruppo che la sostanza.
Nel Suo programma manca del tutto l’impegno per l’occupazione.
E’ assente la consapevolezza che solo attraverso nuove imprese (anche piccole, familiari, cooperative, soprattutto nell’artigianato artistico e nelle produzioni locali, e nei servizi) si possano conseguire occupazione e sviluppo.
Non basta affatto predisporre una modesta area industriale, peraltro ubicata in posizione molto poco interessante, per ottenerne l’effetto sperato della ripresa imprenditiva.
E’ ugualmente importante ed indispensabile predisporre ed offrire condizioni che promuovano e incoraggino l’iniziativa privata.
Concordiamo con Lei che l’Amministrazione Comunale non sia un’impresa e che non possa essere chiamata ad assicurare occupazione.
Aggiungiamo che è sbagliato anche che l’Amministrazione si improvvisi impresa (l’esempio sciagurato di AMATUR dovrebbe insegnare).
L’Amministrazione Comunale dovrebbe, però, porsi di fronte a possibili domande: se un giovane volesse avviare un’attività, che non fosse il solito bar o la solita pizzeria, verso quale settore potrebbe indirizzarsi? Su quali aiuti potrebbe contare? Quali agevolazioni potrebbero sostenerlo?
Ora, Sindaco, non crede che l’Amministrazione Comunale non possa rimanere distante rispetto a tali problemi?
Non crede che il compito di un amministratore che guardi lontano sia proprio quello di dare risposte di sostanza a quelle domande e far sì che quell’ipotetico giovane decida di impegnarsi nell’attività, anziché girare i tacchi e dirigersi altrove?
Ecco perché secondo noi il Bilancio che la Giunta sta per presentare alla discussione in Consiglio Comunale non risponde in nessun modo ai problemi dei massetani; perché mancano i concetti e mancano le strategie.
Un’ultima domanda; è proprio convinta la Giunta Comunale che questo modo di pensare sia solo dei repubblicani?
La ringrazio per la cortese attenzione.
Luca Santini Consigliere Comunale del P.R.I.

lunedì 26 aprile 2010

La Voce Repubblicana: "I Repubblicani toscani tornano a riorganizzarsi e ripartono da Carrara"


I Repubblicani toscani tornano a riorganizzarsi e ripartono da Carrara. E’ stato infatti presso la sede del Pri della città apuana che Luca Santini, neocoordinatore regionale del Partito, ha deciso di incontrare i delegati provenienti dalle varie province toscane. Le ragioni della riunione erano quelle di incontrarsi per far ripartire la macchina organizzativa e politica repubblicana sul territorio toscano, esigenza da tempo sentita e resasi indispensabile dopo la recente scomparsa di Tristano Governi, precedente coordinatore regionale del Pri in Toscana che, per seri motivi di salute, si era trovato costretto a rallentare l’azione di coordinamento.
All’incontro, nel quale ha trovato rappresentanza tutta la Toscana, hanno partecipato tutti i Repubblicani della regione che oggi rappresentano il Partito a livello locale e nelle istituzioni e simpatizzanti disponibili a ridare vitalità al PRI.
Durante il suo intervento Santini ha posto l’accento sull’importanza e la delicatezza del compito affidatogli dalla segreteria nazionale. “Per riorganizzare il nostro Partito qui in Toscana -ha detto il neocoordinatore- avrò bisogno della collaborazione di tutti voi e di tutti coloro che in diverse situazioni ed a più riprese hanno dimostrato interesse per le sorti del Pri. Bisognerà riprendere i contatti perduti ed avviarne di nuovi, in modo da poter tornare a veder sventolare la nostra bandiera in tutta la regione. Mi muoverò in questo senso e punterò decisamente al raggiungimento degli obiettivi che la direzione nazionale ha fissato: rimettere in moto le strutture del Pri su tutto il nostro territorio. Parto con la convinzione che sia più importante il risultato che la necessità di correre per raggiungerlo. Quello che spero, insomma, è di far presto, ma ritengo più importante fare bene”. Il nuovo coordinatore, pur dicendosi aperto e disponibile al dialogo e al riavvicinamento anche con coloro che hanno lasciato il Pri per aderire ad altre formazioni politiche, ha però voluto porre con molta forza e chiarezza alcune condizioni. “Per far rinascere il Partito -ha spiegato Santini- sarò disponibile ad incontrare chiunque e a parlare con tutti, ma c’è una cosa su cui voglio essere fin da subito molto chiaro: tutti coloro che vorranno riavvicinarsi a noi e lavorare per conto del Pri in Toscana dovranno avere la tessera del nostro Partito. Questo per evitare ogni possibile ambiguità e confusione riguardo gli obiettivi che intendiamo perseguire, che saranno sempre e soltanto quelli del Pri”. Tutti i presenti hanno molto apprezzato le parole di Santini e si sono detti assolutamente disponibili a collaborare con lui per la riorganizzazione del Pri in Toscana, sottolineando anche la necessità di sfruttare al meglio le possibilità comunicative offerte dai media. In vista dell’approssimarsi delle celebrazioni dei 150 anni dell’unificazione italiana, è’ stata poi fatta notare anche l’esigenza di organizzare eventi capaci di attirare attorno al Partito l’attenzione di quante più persone possibili, come ad esempio conferenze e riunioni di studio di carattere storico e culturale incentrate sul mondo del repubblicanesimo.
Al termine della riunione i presenti si sono salutati con molto entusiasmo, decisi a ritrovarsi quanto prima per far iniziare il lavoro volto a far ripartire il Pri in tutta la Toscana.

domenica 25 aprile 2010

Intervista del quotidiano "La Nazione" a Luca Santini, Consigliere del P.R.I. a Massa Marittima


"No Sindaco, non ci siamo"




"I repubblicani bocciano senza appello il Bilancio di Previsione 2010 che la Giunta sta preparando.
Non abbiamo elementi conclusivi, ma se dobbiamo prendere per definitivo quanto ha dichiarato pochi giorni il Sindaco Bai alla stampa dobbiamo dire che l’Amministrazione si dimostra quanto mai inadeguata ad affrontare le difficoltà, economiche in primo luogo, del nostro Comune”.
D. Quali sono i punti che più disapprovate tra tutti quelli elencati dal Sindaco?
R. Non possiamo condividere innanzitutto l’impostazione. Come può essere possibile che la Giunta, anche se costituita per lo più da persone giovani ed inesperte, ritenga che i problemi dei massetani possano venire risolti con l’adeguamento del mattatoio, il Centro Sociale, il parcheggio delle Clarisse e la pavimentazione di Cittannova? Si tratta, ovviamente di cose importanti, diciamo pure necessarie, ma manca l’impegno sul fronte dell’economia e manca la consapevolezza che senza economia non c’è occupazione.
D. Come pensate di muovervi nel caso in cui il Bilancio confermi le linee annunciate?
R. Purtroppo c’è poco da fare; il Consiglio approverà il Bilancio dopo un breve dibattito che si svolgerà a senso unico, da un lato i consiglieri di minoranza a far denunce, dall’altro quelli di maggioranza ad approvare qualunque cosa vi sia scritta. Non mancheremo, però, di informare i cittadini. Prima invieremo una lettera aperta al Sindaco che diffonderemo attraverso la stampa, poi invieremo una lettera a tutti i massetani. Insomma se vogliono governare come facevano ieri e come hanno fatto sempre, possono farlo, ma noi quantomeno ne informeremo tutti gli abitanti del Comune.

25 Aprile 2010

Anche quest'anno presenti ................. per non dimenticare i valori dell'unita' nazionale e della resistenza.


W l'ITALIA
W la LIBERTA'
W l'Italia UNITA

Link sul discorso del Presidente della Repubblica Napolitano a Milano in occasione dell'apertura delle celebrazioni del 25 Aprile 2010

http://espresso.repubblica.it/multimedia/italia/24258027

martedì 13 aprile 2010

Le solite scintille tra Massa Comune ed i Repubblicani


In seguito all'articolo del 28 Marzo u.s. apparso sul Corriere di Maremma, riguardo la denuncia alla Corte dei Conti avanzata a suo tempo dagli ex consiglieri Ovi e Cappelloni nei confronti del Presidente della Comunità Montana in conseguenza della nomina di un dirigente pubblico non munito di laurea,
CHIARISCO
ancora una volta (e sarà l’ultima) che siamo disposti a fare dialettica politica solo con chi rappresenta degli interessi collettivi, e quindi in nessun caso con degli ex, ma va detto che siamo alle solite.
Roberto Ovi, che è solito badare al dettaglio più che alla problematica, si difende, questa volta molto male, accusando il PRI di bugie ed ambiguità, dopo avere asserito che i Repubblicani hanno nei recenti anni chiamato in causa la Procura della Corte dei Conti contro degli amministratori pubblici.
Per di più, in maniera semplicistica ed elementare, cerca di dimostrare le proprie affermazioni citando delle notizie apparse sulla stampa.
Premesso che suggerirei all’ex consigliere Ovi di essere accorto quando accusa qualcuno di “bugie ed ambiguità” se non dispone di prove inconfutabili, confermo che i rappresentanti del PRI a qualsiasi livello nella provincia di Grosseto non hanno mai esposto tesi di accusa verso chiunque presso la Corte dei Conti; anche se più volte sono stati sul punto di farlo.
Noi Repubblicani, contrariamente all’ex Consigliere Ovi e compagnia bella, ci pensiamo due volte, e magari tre, ancorché convinti delle proprie ragioni, a chiedere l’intervento della Corte dei Conti ben sapendo che ciò potrebbe arrecare ripercussioni serie non tanto e non solo per gli amministratori, ma perfino per le loro famiglie.
Proprio per questo confermo che, al contrario, abbiamo sempre percorso la via dell’esposto presso la Procura penale competente perché solo in questo modo si può ottenere una verifica di responsabilità dell’amministratore pubblico.
Sulla vicenda restano, comunque, valide le mie affermazioni che la giornalista del Corriere di Maremma ha ben riportato nell'intervista del 26 Marzo u.s. e da me scritte sul blog.

Corriere di Maremma del 26 Marzo 2010
http://www.provincia.grosseto.it/rassegna/text.php?text=t184997&trova=santini

Corriere di Maremma del 28 Marzo 2010
http://www.provincia.grosseto.it/rassegna/text.php?text=t185021&trova=santini

mercoledì 31 marzo 2010

Risultati delle Elezioni Regionali


Come era immaginabile l’unico vincitore è il massiccio astensionismo che ha contraddistinto queste elezioni.
La classe politica deve porsi il problema di come far ritornare i cittadini alle urne, e non cercare di capire chi ha vinto o chi perso: tutti hanno perso!
Sicuramente "se si vuole porre un freno a questa deriva che allontana la maggioranza degli elettori bisogna ripensare e mettere in discussione l’idea stessa di partito unico, a destra come a sinistra".
Comunque sono passati già due giorni ed oltre ad una timida presa d'atto mi sembra che nessuno rifletta sulle cause dell'aumento dell'astensionismo.
La disaffezione alla politica, o la volontaria astensione, deve essere immediatamente capita dall'attuale classe dirigente perchè adesso il cittadino ha voluto dare un segnale; in seguito il voto, da "non voto", si può trasformare in "voto di protesta" e quest'ultimo sicuramente premierà partiti estremisti o dell' "uomo qualunque".
Purtoppo per l'Italia, Berlusconi è contento perchè ha vinto, Bersani è contento perchè ha retto.
Fortunati loro ......

venerdì 26 marzo 2010


Elezione Regionali del 28 e 29 Marzo 2010
Oggi finisce la campagna elettorale per le prossime regionali e molti amici Repubblicani, non avendo il simbolo dell’Edera sulla scheda elettorale mi chiedono cosa votare.
Già alle Regionali del 2005 il nostro simbolo non era presente, ma accordi politici locali ci avevano fatto sentire parte integrante della coalizione e abbiamo, così, partecipato alla competizione elettorale contribuendo con il nostro voto e con il nostro appoggio.
E’ sicuro, che anche in questa tornata, i Repubblicani sapranno sicuramente cosa e come votare; certo la mia risposta non sarà quella che li farà cambiare idea.
Ancora adesso, infatti, non so se non andare a votare, o se andando, votare scheda bianca.
E’ la prima volta dalla mia maggiore età che, qualunque sia la decisione presa, non darò una preferenza ad un partito o ad una coalizione.
Le ragioni di mia tale decisione sono fondamentalmente due:
1) in generale tutta la legge elettorale così come è stata formulata, con l’accordo sia della maggioranza (PD) che della minoranza (PDL), penalizza fortemente i partiti minori che si devono comunque appoggiare ai “grandi” ed il Partito Repubblicano Italiano, fortunatamente, non è mai stato vassallo di altri;
2) il numero delle firme richieste per la presentazione della lista, infatti, è troppo alto (più di mille a provincia) e questo esclude, nuovamente e senza ombra di dubbio, i partiti minori come il nostro, pur avendo rappresentanza in Parlamento e pur essendo presenti sul territorio nazionale nelle varie istituzioni (anche nel caso in cui il PRI si volesse presentare da solo).
Il Partito Repubblicano della Toscana ha cercato in tutti i modi e con un grande sforzo, appellandosi addirittura all’emendamento “truffa” sulla legge elettorale, di presentarsi in questa tornata, purtroppo non è riuscito a raccogliere in almeno sei province (numero minimo per presentarsi) le firme richieste; ad esempio gli amici Radicali con un loro candidato a Presidente della Regione, pur avendo una percentuale di consensi maggiore della nostra, si presenteranno solo in sei province (e questo fa capire quanto sia difficile).
C’è da dire, inoltre, che prima del voto si sa già quale sarà (all’80%) la composizione del prossimo Consiglio regionale perché tutto è deciso a tavolino dalle segreterie dei partiti, e, quindi, per il cittadino la scelta si basa solo su quale schieramento porre la propria “fiducia” e non sugli uomini.
Per assurdo, sapendo già chi vince e chi, non scommettendo ancora una volta sulla Toscana, perde, ciò fa si che per “i non schierati” è ininfluente andare ad esprimere il proprio voto (e non la propria preferenza).
Posso capire che tale modello elettorale (cioè non inserire le preferenze) sia adeguato nelle Regioni in cui il voto di scambio (leggi sempre preferenze) è soggetto a pressioni al di fuori della legalità, ma in Toscana questa ratio non è “passabile”, quindi si desume che è stata pensata, sempre con l’appoggio della minoranza, per “avere tutto sotto controllo”.
Questo è un altro motivo che mi allontana dal voto: come cittadino è il motivo principale, come militante può sembrare che passi in secondo piano, ma in questa logica anche all’interno dei partiti si avrà un appiattimento totale perché il politico si staccherà sempre di più dal proprio elettorato.
Vi sembra che in Italia ci sia una campagna elettorale?
Avete visto in faccia i vostri candidati?
Solo ed esclusivamente il partito a livello centrale avranno l’obbligo di fare politica, mentre la base dovrà solo cercare di vivacchiare; ed anche qui i piccoli partiti, che hanno sempre preso consensi confrontandosi con la base o come il PRI tramite l’associazionismo, sono ancora una volta penalizzati perché hanno poco spazio nei media.
In molti Consigli comunali, a riprova, dove la legge elettorale prevede le preferenze sono presenti questi partiti perché il cittadino sa ancora ascoltare e valutare e quando è dentro la cabina elettorale, se Dio vuole, fa sempre come vuole.

giovedì 25 marzo 2010

Dichiarazione rilasciata al Corriere di Maremma


Il Consigliere comunale del Partito Repubblicano Italiano Luca Santini, in seguito alla richiesta di un commento relativo all'articolo del Corriere di Maremma del 24 Marzo 2010
"Ente montano, odore di maxi multa. Massa Marittima, attesa per il verdetto della Corte dei Conti su un caso del 2008",
ha così risposto:

"La via del continuo ricorso alla Corte dei Conti non è una scelta condivisa dai Repubblicani, va limitata ai casi di grave ottusità degli Amministratori.
Più in generale, quando ci siamo trovati di fronte a gravi scelte gestionali, noi abbiamo preferito chiamare in causa la responsabilità degli Amministratori di fronte al Tribunale penale competente.
Nel caso in questione, quindi, non ci siamo lasciati coinvolgere e non abbiamo condiviso l'iniziativa dell'altra componente della minoranza consiliare.
Di certo, se l'Amministrazione comunale venisse davvero condannata, gli Amministratori in carica non potrebbero far finta di nulla e non potrebbero nemmeno rifugiarsi negli errori delle amministrazioni precedenti perché il Presidente della Comunità Montana ed il Sindaco dell'epoca erano le stesse persone di oggi."

link dell'articolo:
http://www.provincia.grosseto.it/rassegna/text.php?text=t184275&trova=

giovedì 18 marzo 2010


In data 18 Marzo come previsto dal regolamento, con l’insediamento del nuovo Consiglio Comunale in seguito alle ultime elezioni amministrative, è stata istituita la nuova Commissione Pari Opportunità.
Il Consigliere Comunale Luca Santini esprime soddisfazione per la presenza nella Commissione della rappresentante del Partito Repubblicano Italiano Laura Miranda.
Inoltre vede con molto interesse la presenza, per la prima volta, di una rappresentante dell'Associazione Mazziniana Italiana nella persona di Mariaelena Cernuto.
Sia Laura che Mariaelena, entrambe provenienti da diverse esperienze sia professionali che associative, sapranno sicuramente portare idee nuove e nuova linfa all'interno della Commissione.
Un affettuoso e particolare ringraziamento va all'amica Sandra Fazio che ha rappresentato il Partito Repubblicano Italiano nella scorsa legislatura.

mercoledì 17 marzo 2010

Sanità. L’esponente del PRI attacca Mariotti. «Promesse, ma pochi fatti». Marrami non si fida delle buone intenzioni espresse in Consiglio

UMBERTO Marrami, l’esponente del Pri locale, torna sull’assistenza sanitaria per niente convinto che il Direttore Generale dell’Asl Fausto Mariotti abbia sciolto tutti i dubbi emersi in queste settimane.
«Come è stato facile riscontrare la mia denuncia sulla mancata attuazione degli impegni da parte dell’Azienda Sanitaria in materia di primariati e di organizzazione dei servizi al Sant’Andrea colpiva nel segno. Infatti — afferma Marrami — subito dopo si sono mossi il Pd, Massa Comune ed anche il sindaco ha cercato di spengere le polemiche organizzando un’audizione del direttore invitandolo ad una seduta del Consiglio».
Quindi non crede che si risolvano i problemi dell’ospedale?
«Suggerisco di non affidarsi troppo al buonismo che direttore e Giunta, del tutto d’accordo tra di loro, hanno cercato di diffondere allo scopo di evitare nuove polemiche. In realtà si è trattato del solito filmino che ci viene ripresentato ogni volta che solleviamo la questione. Hanno fatto così tutte le amministrazioni e tutti i direttori che si sono succeduti negli ultimi 15 anni. Ed intanto andiamo sempre più indietro».
Stavolta sembra che i primari nelle unità più importanti vengano nominati.
«E’ esattamente ciò che ci è stato detto un anno fa prima che arrivasse il nuovo direttore, però non li abbiamo visti, ed è stato ripetuto che o sono in fase di espletamento o sono state avviate le procedure, ma non è stata indicata una sola scadenza. Se sarà vero che un giorno avremo prima due, poi quattro, nuovi primari, quantomeno questi saranno arrivati con forti ritardi».
Un esempio?
«Il Punto Nascite, quando venne chiuso fu detto che non sarebbe stata soppressa la ginecologia e che gli interventi di chirurgia ginecologica classificati più semplici sarebbero rimasti al Sant’Andrea; in altri termini sarebbe dovuta rimanere una struttura medica minima la quale avrebbe potuto avvalersi del supporto di Chirurgia. Non mi pare che ciò sia avvenuto; al contrario, la chiusura del Punto Nascite ha comportato di fatto anche la chiusura di Ginecologia».
«Si era anche detto — conclude Marrami — che il parto non a rischio avrebbe potuto essere eseguito nell’ospedale massetano, ed anche questo impegno non è stato mantenuto perché non è stata creata la struttura minima necessaria che avrebbe richiesto solo un’equipe di ostetriche, ognuna delle quali costa quanto un infermiere, e molto meno di un medico».
Come mai ad Orbetello, dove esiste un ospedale dello stesso livello del nostro, le cose sono andate meglio?
«Perché la classe politica di Orbetello, di sinistra e di destra , si fa ascoltare di più».

mercoledì 10 marzo 2010

X MARZO 1872


Cade oggi l'anniversario della morte di

Giuseppe Mazzini

in Pisa, avvenuta il 10 marzo del 1872, sotto il falso nome di George Brown, in casa della famiglia Rosselli.
Onoriamo il grande patriota che dedico' tutta la sua vita alla causa dell'Italia unita e repubblicana.

martedì 9 febbraio 2010

Commemorazione Repubblica Romana IX Febbraio 1849












W l'ITALIA libera e democratica


http://lucabagatin.ilcannocchiale.it/?r=14008

domenica 7 febbraio 2010

L’assistenza sanitaria ospedaliera non soddisfa i Repubblicani


“Veda —inizia così Umberto Marrami, esponente del PRI massetano- il peggio è che la politica si è fatta abulica sull’argomento; dopo anni di scontri e polemiche per impedire il progressivo declassamento del S. Andrea, non c’è più nessuno che si interessi di questi problemi.
D’altra parte se le forze di minoranza sono assenti sull’argomento, e lo sono, di certo la maggioranza consiliare non ha alcun interesse ad assumere l’iniziativa per criticare alcuno ed alcunché anche perché ogni critica le si ritorcerebbe contro.
Non credo, infatti, si possa negare che l’accondiscendenza a tutte le decisioni della Direzione Generale della AUSL. da parte delle Amministrazioni Comunali che si sono succedute negli ultimi 15 anni, sia stata la principale causa delle sfortune della struttura ospedaliera”.
D. Come vede la situazione oggi?
R. Disastrosa, come sempre, non si verifica mai un accadimento positivo; ciò perché le politiche centrali persistono nell’abbandono del nostro ospedale. Ed è un peccato perché sicuramente vi sono Reparti o Unità Operative che svolgono molto bene la loro funzione, ne cito una per tutte, Chirurgia; però manca il sostegno convinto della AUSL.
Si pensi, solo per fare un esempio, alla situazione dei Primari.
Ci sono impegni e promesse, che fine hanno fatto? E arcinoto a chiunque che il prestigio di un ospedale è suscitato, stimolato e sviluppato dal numero e dalla qualità dei Primari che vi lavorano; come, al contrario, la carenza di Primari causa sfiducia sia all’interno, sia, ancor più, all’esterno.
Né può essere considerata soluzione ottimale quella di lasciare l’Unità Operativa al coordinamento di un medico facente funzione; può essere bravo quanto si vuole ma non può essergli riconosciuta a lungo la forza e la stima di un Primario.
Anzi, per certi versi una soluzione di questo tipo può causare delle inefficienze perché un medico facente funzione è chiamato a svolgere compiti che esulano dal contatto con il malato, cosicché in questo modo di fatto si concretizza una riduzione di organico.
D. Quali Reparti dovrebbero essere guidati da un Primario?
R. Medicina e Chirurgia sono Unità Operative fondamentali per un ospedale di medio livello come è classificato il S. Andrea, poi Ortopedia e Pronto Soccorso.
Per il Primario di Medicina è stato indetto il Concorso molti mesi fa, già prima dell’arrivo del nuovo Direttore della AUSL; che fine ha fatto? Forse non piace il colore politico di certi candidati che si sono presentati? Oppure siamo alle solite beghe tra medici e Azienda Sanitaria visto che nel frattempo si è liberato anche il posto di Primario di Medicina all’Ospedale di Grosseto e ciò rende possibile che più candidati concorrano per entrambe le sedi?
Per gli altri Primariati è ancora peggio; non si hanno proprio notizie.
D. Quale possono essere i motivi per cui l’Azienda ritarda i concorsi o le nomine?
R. I Primari non si nominano per tre possibili ragioni: o perché non sono previsti dall’assetto orgamzzativo e funzionale della struttura ospedaliera, ma è non è il nostro caso, o perché non si riesce a trovare l’accordo tra Azienda, medici e partiti politici di maggioranza, o, infme, perché si cerca di nspanniare sugli stipendi, non si trascuri infatti che un primario in meno è anche uno stipendio pesante in meno.

venerdì 5 febbraio 2010

Riflessioni su A.ma.tur. in seguito all'interpellanza presentata dal PDL e da Massa Comune nel Consiglio Comunale del 27.01.2010


L'interpellanza presentata dal PDL e Massa Comune aveva come oggetto un ventilato "buco" da € 50.000,00 della società A.ma.tur.; per la verità, comunque, fino a quando la società partecipata non chiude il bilancio e lo rende pubblico, non siamo in grado nè di esprimere un giudizio su tale ipotesi nè di confermarla.
Rimane, pero', il fatto che la situazione di A.ma.tur., al momento del cambio di amministrazione era gravissima e, sicuramente, non è da ritenere che in due mesi dall’insediamento del nuovo CDA, quest’ultimo abbia potuto modificare alcunché.
Credo, invece, che la fase di preparazione del consuntivo 2009 sia fondamentale al nuovo CDA per conoscere pienamente la situazione economico-finanziaria ed, eventualmente, per assumere conseguenti decisioni in modo da cambiare la rotta.
Nello stato economico-finanziario in cui si presuppone si trovi A.ma.tur., questa sarà più presa da tali problematiche, che da progetti e programmi, come dovrebbe, se le gestioni precedenti fossero state oculate.
Soltanto dopo aver appreso gli esiti del consuntivo, quindi, possiamo esprimere un giudizio.
Sarebbe, tuttavia, grave se il nuovo CDA si trovasse a pagare un conto insostenibile derivante dagli errori del passato.
Spero, inoltre, che i nuovi amministratori non trascurino che è sempre giacente presso la Procura della Repubblica un ricorso le cui ragioni di essere sono tuttora in piedi.
Credo, invece, che il Sindaco si dovrà porre presto nelle condizioni di portare a conoscenza del Consiglio Comunale, non tanto il bilancio quale mera e semplice risultante dell’approvazione dell’Assemblea dei soci, bensì i numeri che lo andranno a sostanziare.
Il Sindaco, ad esempio, ci dovrà dire a quanto ammontavano i debiti di A.ma.tur. all'insediamento del nuovo CDA e come questo intende affrontare la situazione.
O ancora, come sta andando l'aumento di capitale che è in corso, e che si dovrebbe concludere entro il 30 Aprile.
Se si dovesse registrare, infatti, un sonoro fallimento dell’iniziativa o se il capitale sociale sottoscritto dovesse attestarsi al di sotto del livello previsto, il peso dell’esposizione debitoria sarebbe più importante, facendola nuovamente incorrere nell’ipotesi di provvedimenti d’urgenza.
Questo, penso, ci dovrebbe dire il Sindaco; perché si capisca oggi, il futuro di A.ma.tur..
Purtroppo A.ma.tur., adesso, va considerata sotto il profilo dell’emergenza ed in questo momento l’emergenza è tutta nel campo economico-finanziario.
Il nuovo CDA deve fare il possibile per uscire da tale situazione, quanto meno dal punto di vista dell’esposizione, per poi potersi dedicare interamente alla sua vera missione che è la promozione turistica della zona.
A questo proposito rimangono in piedi tutte le considerazioni che dal gruppo Repubblicano sono venute, non ultimo il mio intervento di Novembre sulla stampa che apriva a proposte concrete sul futuro della società e che, sembra, la maggioranza abbia sposato: la costituzione di un gruppo di lavoro che ridisegni la società ed il suo finanziamento in rapporto alla missione turistica.
Potrebbe, infatti, venire finalmente a concretizzarsi l’idea di una nuova A.ma.tur. più leggera, più agevole ed in grado di muoversi efficacemente su pochi, ma importanti obiettivi.
A fronte di tali obiettivi ed indirizzi A.ma.tur. dovrebbe presentare un piano di medio/lungo periodo (attenzione, non si parla di breve) con tempi e costi verificabili.
L’Amministrazione Comunale, se apprezza il piano, può chiamare tutti i soci di A.ma.tur., invitandoli ad approvarlo ed a sostenerlo con finanziamenti ad-hoc.

domenica 24 gennaio 2010

Corriere di Maremma del 24.01.10.“Il sindaco scarichi il Coseca”. Lettera del consigliere Santini al Sindaco. I Repubblicani chiedono una svolta.


“Coseca risponde alle esigenze del Comune o forse non è preferibile ipotizzare soluzioni alternative per la gestione dei rifiuti?” .Questo l’interrogativo posto dal portavoce del partito repubblicano. Con una lettera aperta inviata al sindaco di Massa Marittima Lidia Bai, il consigliere d’opposizione Luca Santini ripercorre l’operato del consorzio e il suo rapporto con l’Amministrazione ed il comune metallifero. “Le recenti dichiarazioni della Società Coseca - così inizia la lettera - preposta alla raccolta ed allo smaltimento dei Rsu, palesate da certi suoi rappresentanti in sedi ed occasioni diverse, come per esempio sui media provinciali, o come nel corso di una seduta consiliare a Follonica, pongono nuovi e seri interrogativi sulle prospettive della stessa Società. Si tratta di segnali allarmanti che, considerato il negativo andamento gestionale della Società di questi anni, in sede politica non possono che tradursi in gravi preoccupazioni”. Andando per ordine il Coseca nacque per iniziativa di pochi comuni dell’alta Maremma, tra cui quello di Massa Marittima, nella forma di consorzio per la gestione dei rifiuti solidi urbani. L’iniziativa fu varata col parere negativo dei repubblicani in consiglio comunale. “I repubblicani - continua Santini - fecero bene ad essere contrari perché il consorzio è stato amministrato male fin dall’inizio; gestito per l’appannaggio dei gruppi politici che lo sostengono, si è rivelato sempre più un modo per inghiottire i quattrini dei contribuenti Il Coseca è arrivato così a determinare costi altissimi, addirittura esosi per i contribuenti massetani”. Come specificato nella lettera, la qualità del servizio nei primi anni sembrò buona ma, da qualche tempo, anche questa positiva impressione è venuta a mancare. Più volte le forze di opposizione hanno proposto all'Amministrazione di prendere in considerazione l'ipotesi di uscire dalla società. “Saprà il comune - si interroga Luca Santini - assumere qualche decisione diversa che consenta di uscire di fatto da questo giogo ormai divenuto veramente insopportabile per i massetani? Saprà l’Amministrazione dire di no ad un Coseca che, lontano dal rendersi conto della grave situazione aziendale determinata dagli amministratori che si sono succeduti in questi dieci anni e più, si pone allegramente addirittura obiettivi di sviluppo del proprio raggio di azione inventando ipotesi strabilianti come l’impianto fotovoltaico, parzialmente già avviato, e peggio ancora come il digestore anaerobico? Sarebbe assurdo, veramente paradossale, se si consentisse al Coseca di inventarsi misure di resistenza pur di lasciare inalterato lo status quo. Su questo - conclude Santini - ci aspettiamo molto dal sindaco Bai, ci aspettiamo che voglia e sappia voltar pagina”

La Nazione del 24.01.2010:«Il Coseca? Un inghiottitoio di denaro» Luca Santini (Pri) preoccupato per il coinvolgimento del Comune


LE DICHIARAZIONI del Coseca pongono, a giudizio del consigliere del Pri Luca Santini, «nuovi e seri interrogativi sulle prospettive della società».
Si tratta di segnali allarmanti, afferma Santini in una lettera aperta al sindaco Lidia Bai, che, «considerato il negativo andamento gestionale della società in questi anni, in sede politica non possono che tradursi in gravi preoccupazioni». Santini ripercorre la storia che vide la nascita e il potenziamento dell’attività del Coseca, «nato per iniziativa di pochi Comuni dell’Alta Maremma, tra cui il nostro, nella forma di consorzio per la gestione dei rifiuti solidi urbani. Ma il Consorzio è stato amministrato male fin dall’inizio, perché gestito per l’appannaggio dei gruppi politici che lo sostengono, rivelandosi fin dal primo giorno, e sempre più in seguito, come un inghiottitoio di quattrini dei contribuenti».
«Costantemente — va avanti Santini — ci si è posti un quesito: il Coseca risponde alle esigenze del Comune?».
La preoccupazione dei Repubblicani si esprime ne dubbio che il Comune «sappia resistere alle sirene partitiche che stanno soffiando sulle nuove ambizioni del Coseca. Saprà, il Comune, assumere qualche decisione diversa che consenta di liberarsi da questo giogo ormai divenuto veramente insopportabile per i massetani? Saprà l’Amministrazione dire no ad un Coseca che, lontano dal rendersi conto della grave situazione aziendale, si pone allegramente addirittura obiettivi di sviluppo del proprio raggio di azione inventando ipotesi strabilianti come l’impianto fotovoltaico, parzialmente già avviato, e peggio ancora come il digestore anaerobico? Su questi argomenti ci aspettiamo molto dal sindaco, ossia ci aspettiamo che voglia e sappia girare pagina».
Il buon senso, conclude Santini,ma anche la logica, potrebbero condurre l’Amministrazione a concludere che se il Coseca vuole rimanere in circolazione e rilanciare il proprio ruolo, ha un’unica possibilità: quella della partecipazione alla gara europea per l’affidamento della gestione unica che verrà assegnata dall’Ato, e per far questo potrà consorziarsi con altri soggetti idonei delle provincie di Grosseto, Siena ed Arezzo.
In sede di gara europea, o il Coseca e soci affini vincono la gara, ed in tal caso ci troveremo di fronte da una realtà nuova, o il Coseca e soci affini perdono la gara, ed in questo secondo caso sarà giusto che il consorzio esca di scena.
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venerdì 22 gennaio 2010

Lettera aperta al Sindaco di Massa Marittima del 21 gennaio 2010 - Oggetto: nuove ambizioni del Coseca


Le recenti sortite della Società COSECA preposta alla raccolta ed allo smaltimento dei RSU, palesate da certi suoi rappresentanti in sedi ed occasioni diverse, come per esempio sui media provinciali, o come nel corso di una seduta consiliare a Follonica, pongono nuovi e seri interrogativi sulle prospettive della stessa Società.
Si tratta di segnali allarmanti che, considerato il negativo andamento gestionale della Società di questi anni, in sede politica non possono che tradursi in gravi preoccupazioni.
A dirla chiaramente la preoccupazione maggiore deriva dai timori sul possibile atteggiamento di sostegno che potrebbe venirle dal Comune di Massa Marittima.
Andiamo per ordine.
Il COSECA nacque per iniziativa di pochi Comuni dell’alta maremma, tra cui il nostro, nella forma di consorzio per la gestione dei rifiuti solidi urbani.
L’iniziativa fu varata col parere negativo dei Repubblicani in Consiglio Comunale.
Attenzione, però; non dicemmo si trattasse di un’intuizione sbagliata, ma si cercò di argomentare come una soluzione di quel tipo, che induceva il Comune ha smantellare la propria struttura di risorse di ogni tipo, personale e mezzi, dedicata ai RSU, avrebbe finito per rivelarsi quale soluzione capestro inducendo il Comune a farsi prigioniero della gestione politica del consorzio.
E così è stato. E i Repubblicani fecero bene ad essere contrari perché il Consorzio è stato amministrato male fin dall’inizio, perché gestito per l’appannaggio dei gruppi politici che lo sostengono, rivelandosi fin dal primo giorno, e sempre più in seguito, come un inghiottitoio di quattrini dei contribuenti.
Il Coseca è arrivato così a determinare costi altissimi, addirittura esosi per i contribuenti massetani.
D’altro lato, dobbiamo dire che nei primi anni sembrò almeno che la qualità del servizio fosse buona; da qualche anno non si ha più nemmeno questa impressione.
Il COSECA nel corso degli anni è stato pervicacemente tenuto sotto vigilanza dalle forze politiche, in particolare da quelle di opposizione perché le forze di maggioranza, immaginiamo più per disciplina di gruppo che per proprio convincimento sulla qualità del servizio e sull’ottimizzazione dei relativi costi, si sono via via trovate ad approvarne sia i piani sia i consuntivi.
Da ciò sono derivati scontri che hanno posto costantemente il quesito: COSECA risponde alle esigenze del Comune o non sarà preferibile ipotizzare soluzioni alternative per la gestione dei RSU?
Oltretutto, si è costantemente constatato che gli Enti aderenti hanno dovuto subire le peggiori angherie contrattuali, come per esempio la sottoscrizione di nuove condizioni di servizio, senza alcuna preventiva comune valutazione dei requisiti del servizio medesimo come costi, qualità e periodicità; in altri termini, il contratto di servizio è sempre stato il frutto di una pantomima postuma di dodici mesi ed ogni volta si è dovuto sottoscrivere il contratto di servizio riguardante il servizio dell’anno precedente.
Va da sé che l’Amministrazione Comunale, se anche si fosse posta il problema di un cambiamento di rotta, avrebbe dovuto rinunciarvi perché prioritariamente avrebbe dovuto porsi il problema degli ingenti costi della ricostituzione di una struttura operativa, in proprio o in consorzio con altri Comuni eventualmente dissidenti rispetto all’attuale situazione.
Dal canto loro, ma rimanendo inascoltate, le forze di minoranza in questi anni sono arrivate a proporre di uscire dal COSECA per imboccare una strada alternativa, qualunque questa potesse essere pur di mirare agli obiettivi di riduzione dei costi per i massetani.
Resta il fatto che, se da un lato la Società è arrivata ad oggi senza attuare alcun processo di riordino della struttura dei costi e non avendo mai assunto alcun impegno serio volto ad introdurre efficienza nella gestione del servizio, dall’altro il Comune di Massa Marittima ha continuato ad approvare passivamente il costante aumento dei costi rivendicati dal COSECA ed il conseguente costante aumento dei prezzi da scaricare sui contribuenti.
La preoccupazione dei Repubblicani ha ragione di essere proprio partendo da qui: saprà il Comune di Massa Marittima resistere alle sirene partitiche che stanno soffiando sulle nuove ambizioni del COSECA? Saprà finalmente assumere qualche decisione diversa che consenta di uscire di fatto da questo giogo ormai divenuto veramente insopportabile per i massetani? Saprà l’Amministrazione Comunale dire di no ad un COSECA che, lontano dal rendersi conto della grave situazione aziendale determinata dagli amministratori che si sono succeduti in questi dieci anni e più, si pone allegramente addirittura obiettivi di sviluppo del proprio raggio di azione inventando ipotesi strabilianti come l’impianto fotovoltaico, parzialmente già avviato, e peggio ancora come il digestore anaerobico?
Avrà l’Amministratore Comunale il coraggio di respingere ambizioni politiche e personali, prive di ogni base imprenditoriale, da cui ci sarebbe da attendersi solo altri costi ed altre inefficienze?
Su questi argomenti ci aspettiamo molto dal Sindaco di Massa Marittima, ossia ci aspettiamo che voglia e sappia girare pagina.
La posizione del Sindaco, secondo il nostro punto di vista, non dovrebbe essere neppure troppo difficile.
Il buon senso, ma anche la logica, potrebbe condurre l’Amministrazione ad una conclusione di questo tipo: il COSECA, se vuole rimanere in circolazione e rilanciare il proprio ruolo, ha un’unica possibilità, quella della partecipazione alla gara europea per l’affidamento della gestione unica che verrà assegnata dall’ATO, e per far questo potrà consorziarsi con altri soggetti idonei delle tre provincie di Grosseto, Siena ed Arezzo.
In sede di gara europea, o il COSECA e soci affini vincono la gara, ed in tal caso ci troveremo di fronte da una realtà nuova e diversa rispetto al vecchio COSECA, che potrebbe meritare nuova fiducia anche da parte del Comune di Massa Marittima, ovvero il COSECA e soci affini perdono la gara ed in questo secondo caso sarà giusto che il COSECA esca di scena.
In altri termini se si debbono investire nuove risorse è preferibile farlo per l’efficientamento della Società, per realizzare un soggetto forte ed efficace capace di misurarsi con altri soggetti qualificati all’interno di una competizione selettiva che non potrà che essere di giovamento per tutti per nuovi obiettivi di qualità del servizio e di razionalizzazione dei costi.
Sarebbe assurdo, veramente paradossale, se si consentisse al COSECA di inventarsi misure di resistenza pur di lasciare inalterato lo status quo, sicuramente appagante per certi dirigenti e certi politici, quando invece nelle condizioni in cui essa oggi si trova sarebbe preferibile vedere cancellata la Società piuttosto assegnarle nuovi compiti.
Ecco, noi Repubblicani ci attendiamo che il Sindaco di Massa Marittima, poiché ne ha tutte le sacrosante ragioni, scelga di resistere alle nuove ambizioni, immeritate e fuorvianti, del COSECA di oggi e di optare per la gestione unica a livello delle tre province.