sabato 10 ottobre 2009

Intervista a Umberto Marrami - Ottobre 2009


“La politica massetana si è rimessa in moto con poco stile e poche idee.”
E’ l’apertura di Umberto Marrami che di recente ha lasciato il seggio del Pri in Consiglio Comunale a Luca Santini.
“Ho scelto così perché ritenevo necessario ed improcrastinabile dare un segnale di discontinuità con il passato e riprendere l’iniziativa con una squadra rigenerata, più forte e più motivata.
Bisogna promuovere e fare qualcosa di importante per uscire da questo stallo altrimenti Massa Marittima sarà condannata ad una stazionarietà irreversibile.
D. Cosa pensi di fare?
R. La politica massetana è ridotta ad un tran tran quotidiano, guidato da scarsità di idee dal lato della maggioranza e da uno sterile vocio privo di esperienza utilizzabile e senza bussola dal lato della minoranza.
Ci si potrebbe chiedere dove sia finito quel roboante annuncio di novità che certi improvvisatori della politica locale hanno urlato per mesi prima delle votazioni del 6 giugno; è tutto qui?
Bisogna tornare ad alzare il livello della partecipazione e bisogna rimettere in gioco le persone competenti. Solo così si può sperare in meglio.
Per quanto riguarda noi in particolare, ossia sul versante dell’area laica, quella che ruota attorno ai repubblicani, ci sarà grande movimento; da qui alla primavera riusciremo a cambiare molte cose e rinnoveremo in gran parte la nostra struttura umana, politica e di pensiero.
Vogliamo tornare anche a dar vita a nuove iniziative per il tempo libero, per l’educazione dei giovani, per il supporto all’istruzione e per la socialità.
Insomma, vogliamo dedicarci di più alla politica praticata.
D. Sulle prospettive del Comune sei sempre stato tra i pessimisti.
R. Ed abbiamo sempre avuto ragione ad esserlo. Vogliamo rifare i conti di come sono andate le cose a Massa Marittima negli ultimi quindici anni? O solo negli ultimi dieci, o anche solo negli ultimi cinque? Soltanto chi abbia interesse a non vedere potrebbe ancora sostenere che siamo andati bene. No, siamo andati male. E, veda, non era puro pessimismo, ma solo concreto realismo. E su tutto ciò, naturalmente, le amministrazioni pubbliche e la qualità della politica hanno grandi responsabilità.
Ed anche adesso è così, questa legislatura è partita nello stesso modo.
I classici “primi cento giorni” che tutte le nuove amministrazioni si prendono per presentare progetti importanti, da noi sono volati nell’indifferenza.
Dal 6 giugno, giorno del rinnovo dell’Amministrazione, sono già trascorsi quattro mesi e non si è ancora sentito affrontare alcuno dei problemi del Comune, primo fra tutti l’economia.
Ci si è persi in quisquilie come se Massa Marittima potesse aspettare ancora.”
D. Quindi avremo altri cinque anni sotto tono con gravi rischi di arretramento?
R. Non so prevedere come deciderà di governare il Sindaco in questa sua seconda legislatura e voglio sperare che questa volta non si dimostri vero il detto che “il buon giorno si vede dal mattino”. In ogni caso sono convinto che i prossimi saranno cinque anni interessanti.
Il mio ragionamento è questo. Il 6 giugno gli elettori di sinistra hanno deciso di cambiare e le amministrazioni di Monterotondo Marittimo, Castelnuovo, Pomarance, Volterra, Casole d’Elsa, solo per citare quelle più vicine, dopo decenni hanno cambiato colore; Follonica ci è andata molto vicina, Massa Marittima ha confermato il Sindaco uscente, ma negandogli centinaia di voti; insomma, ci sono segnali importanti che fanno ritenere prossimo anche da noi il capovolgimento di fronte.
A questo punto il Sindaco Bai ha due strade davanti, o non crede a questa prospettiva e, continuando a governare nello stesso modo, condannerà la sinistra, oppure la considera possibile e deciderà di governare in maniera diversa, direi rivoluzionaria rispetto alle consuetudini locali, ossia con progetti nuovi, coraggiosi e sfidanti, e con la grinta necessaria per attuarli.
Quindi, come vede, in ogni caso si tratterà di una legislatura interessante.

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