giovedì 1 ottobre 2009

L'associazionismo: il motivo per cui deve essere ritrovato


Nell’odierno contesto sociale gli individui hanno un comportamento volto all’isolamento intellettuale perché, trascurando il territorio e la partecipazione, si tuffano nei media, e soprattutto nella televisione, dai quali traggono prevalentemente le proprie idee senza un confronto con l’altro; a tale aspetto va aggiunta anche l’odierna crisi economica, che non essendo soltanto una semplice crisi finanziaria, ma strutturale e di sistema, vede l’attuale modello capitalistico, spinto all’eccesso ed all’individualismo, entrare in difficoltà.

Allora, forse oggi più che mai, è necessario riflettere sull’opportunità di un ritorno alla partecipazione ed al contatto tra e con le persone nel vivere quotidiano.

Questo contatto può avvenire solo riprendendo l’idea di associazionismo intesa non soltanto come mero e semplice strumento di aggregazione tra individui, ma come mezzo per il superamento di ostacoli e strumento moltiplicativo di forze, per tradurre le scelte in azioni, avendo come fine comune il progresso sociale ed intellettuale del singolo nel suo essere comunità.

Tale forma, quindi, oltre ad avvantaggiare la società in cui la persona vive e lavora, è anche fonte di miglioramento dell’individuo che si attiva in tale ambiente ed in cui, a sua volta, può accrescere e sviluppare la propria personalità e le proprie idee.

Il singolo, quindi, con la sua opera migliora la società e la società stessa, con il miglioramento dell’individuo, ne trae vantaggio.

Naturalmente l’associazionismo si sviluppa quando questo persuade la persona dell’esistenza di un fine di progresso e sviluppo della comunità in generale, ed in particolare, di valori e di obiettivi nell’associazione in cui questa si impegna.

Tra tutti gli insegnamenti che un’associazione può trasmettere, tra i più nobili, poiché espressione massima di altruismo e solidarietà, è l’attività di volontariato, intesa come l’adoprarsi in tutti i sensi (di tempo, di fatica, di disponibilità, di coraggio) per il prossimo e per la società senza nulla in cambio se non il sentimento di soddisfazione personale ed il convincimento di far parte di una comunità che viene arricchita e progredita con il proprio lavoro economicamente disinteressato e, quindi, solo ed esclusivamente per il bene della collettività.

Proprio queste qualità sopra descritte sicuramente le ritroviamo nell’Associazione di Misericordia e nei loro volontari che quotidianamente, con cognizione, ma senza vanto, operano per lo sviluppo sociale e morale di Massa Marittima (e non solo).

Naturalmente ogni associazione, anche la più nobile di scopo e valore, deve sottoporsi all’esame ed al giudizio di tutti per seguire la via del progresso; perciò, anche, la Nostra, vede con piacere un’eventuale discussione diretta solo ed esclusivamente a tale scopo: l’accettiamo, la desideriamo ed all’occorrenza sapremo anche ben promuoverla e farcene nostra per meglio comprenderci con gli amici, con i compagni, con quelli che vengono a Noi, come con quelli che se ne vanno o ci hanno lasciato.

Luca Santini

Ottobre 2009

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