lunedì 12 ottobre 2009

Corriere di Maremma del 12.10.2009: Intervista a Luca Santini


In Consiglio Comunale si cominciano a delineare le diversità tra i Gruppi della Minoranza.
P.R.I., PDL e Massa Comune spesso si mostrano unite nel voto, ma non sempre, e le argomentazioni sono sempre e comunque diverse fra i tre gruppi.
Emblematico di tale stato di cose si è rivelato il voto sull’allargamento del numero delle Commissioni consiliari che, con l’accordo di maggioranza e opposizione, è stato portato da quattro a sei, addirittura modificando il Regolamento del Consiglio Comunale.
Contro il provvedimento ha votato solo il Consigliere repubblicano Luca Santini
“Un Consiglio Comunale di 16 Consiglieri non avrebbe bisogno di Commissioni permanenti perché si fa presto ad incontrarsi e si fa presto a decidere – questa la tesi di Santini.
E’ comprensibile l’istituzione delle Commissioni nelle città grandi dove il Consiglio è costituito da 40 o 60 persone, ma qui potevamo accontentarci delle quattro che già avevamo.
Peraltro, non ci dobbiamo dimenticare che per partecipare alle riunioni di Consiglio e di ben sei Commissioni permanenti i Consiglieri saranno frequentemente impegnati, con dispendio di giornate di lavoro, perché non va trascurato che il Consigliere usufruisce di permessi sul posto di lavoro, e con aggravio di costi per il Comune.
Sarebbe giustificato tutto ciò, e andrebbe bene, se la collettività ne ricevesse un beneficio concreto, ma se il contributo alla soluzione dei problemi è quello che si è visto fino a qui c’è da ritenere che il valore aggiunto che verrà assicurato da tale maggiore dispendio di risorse si riveli insussistente.
E’ curioso, ma non sorprende, che maggioranza e Massa Comune si siano trovate d’accordo”.
Il Consigliere Santini ha anche obiettato su una variazione di spesa per € 45.000 per servizi che riguardano il CO.SE.CA.: “E’ inaccettabile che l’Amministrazione Comunale continui a far gravare sui cittadini massetani le inefficienti prestazioni del Consorzio.
I massetani pagano una tassa esosa, non più sostenibile ed il Sindaco dovrebbe avere il coraggio di dire basta, di prendere posizione, di minacciare di uscire dal CO.SE.CA. e se necessario di uscire davvero.
Con ciò che facciamo pagare ai contribuenti potremmo tornare a provvedere in proprio o ad ipotizzare una sinergia con altri Comuni scontenti del servizio”.

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