venerdì 22 gennaio 2010

Lettera aperta al Sindaco di Massa Marittima del 21 gennaio 2010 - Oggetto: nuove ambizioni del Coseca


Le recenti sortite della Società COSECA preposta alla raccolta ed allo smaltimento dei RSU, palesate da certi suoi rappresentanti in sedi ed occasioni diverse, come per esempio sui media provinciali, o come nel corso di una seduta consiliare a Follonica, pongono nuovi e seri interrogativi sulle prospettive della stessa Società.
Si tratta di segnali allarmanti che, considerato il negativo andamento gestionale della Società di questi anni, in sede politica non possono che tradursi in gravi preoccupazioni.
A dirla chiaramente la preoccupazione maggiore deriva dai timori sul possibile atteggiamento di sostegno che potrebbe venirle dal Comune di Massa Marittima.
Andiamo per ordine.
Il COSECA nacque per iniziativa di pochi Comuni dell’alta maremma, tra cui il nostro, nella forma di consorzio per la gestione dei rifiuti solidi urbani.
L’iniziativa fu varata col parere negativo dei Repubblicani in Consiglio Comunale.
Attenzione, però; non dicemmo si trattasse di un’intuizione sbagliata, ma si cercò di argomentare come una soluzione di quel tipo, che induceva il Comune ha smantellare la propria struttura di risorse di ogni tipo, personale e mezzi, dedicata ai RSU, avrebbe finito per rivelarsi quale soluzione capestro inducendo il Comune a farsi prigioniero della gestione politica del consorzio.
E così è stato. E i Repubblicani fecero bene ad essere contrari perché il Consorzio è stato amministrato male fin dall’inizio, perché gestito per l’appannaggio dei gruppi politici che lo sostengono, rivelandosi fin dal primo giorno, e sempre più in seguito, come un inghiottitoio di quattrini dei contribuenti.
Il Coseca è arrivato così a determinare costi altissimi, addirittura esosi per i contribuenti massetani.
D’altro lato, dobbiamo dire che nei primi anni sembrò almeno che la qualità del servizio fosse buona; da qualche anno non si ha più nemmeno questa impressione.
Il COSECA nel corso degli anni è stato pervicacemente tenuto sotto vigilanza dalle forze politiche, in particolare da quelle di opposizione perché le forze di maggioranza, immaginiamo più per disciplina di gruppo che per proprio convincimento sulla qualità del servizio e sull’ottimizzazione dei relativi costi, si sono via via trovate ad approvarne sia i piani sia i consuntivi.
Da ciò sono derivati scontri che hanno posto costantemente il quesito: COSECA risponde alle esigenze del Comune o non sarà preferibile ipotizzare soluzioni alternative per la gestione dei RSU?
Oltretutto, si è costantemente constatato che gli Enti aderenti hanno dovuto subire le peggiori angherie contrattuali, come per esempio la sottoscrizione di nuove condizioni di servizio, senza alcuna preventiva comune valutazione dei requisiti del servizio medesimo come costi, qualità e periodicità; in altri termini, il contratto di servizio è sempre stato il frutto di una pantomima postuma di dodici mesi ed ogni volta si è dovuto sottoscrivere il contratto di servizio riguardante il servizio dell’anno precedente.
Va da sé che l’Amministrazione Comunale, se anche si fosse posta il problema di un cambiamento di rotta, avrebbe dovuto rinunciarvi perché prioritariamente avrebbe dovuto porsi il problema degli ingenti costi della ricostituzione di una struttura operativa, in proprio o in consorzio con altri Comuni eventualmente dissidenti rispetto all’attuale situazione.
Dal canto loro, ma rimanendo inascoltate, le forze di minoranza in questi anni sono arrivate a proporre di uscire dal COSECA per imboccare una strada alternativa, qualunque questa potesse essere pur di mirare agli obiettivi di riduzione dei costi per i massetani.
Resta il fatto che, se da un lato la Società è arrivata ad oggi senza attuare alcun processo di riordino della struttura dei costi e non avendo mai assunto alcun impegno serio volto ad introdurre efficienza nella gestione del servizio, dall’altro il Comune di Massa Marittima ha continuato ad approvare passivamente il costante aumento dei costi rivendicati dal COSECA ed il conseguente costante aumento dei prezzi da scaricare sui contribuenti.
La preoccupazione dei Repubblicani ha ragione di essere proprio partendo da qui: saprà il Comune di Massa Marittima resistere alle sirene partitiche che stanno soffiando sulle nuove ambizioni del COSECA? Saprà finalmente assumere qualche decisione diversa che consenta di uscire di fatto da questo giogo ormai divenuto veramente insopportabile per i massetani? Saprà l’Amministrazione Comunale dire di no ad un COSECA che, lontano dal rendersi conto della grave situazione aziendale determinata dagli amministratori che si sono succeduti in questi dieci anni e più, si pone allegramente addirittura obiettivi di sviluppo del proprio raggio di azione inventando ipotesi strabilianti come l’impianto fotovoltaico, parzialmente già avviato, e peggio ancora come il digestore anaerobico?
Avrà l’Amministratore Comunale il coraggio di respingere ambizioni politiche e personali, prive di ogni base imprenditoriale, da cui ci sarebbe da attendersi solo altri costi ed altre inefficienze?
Su questi argomenti ci aspettiamo molto dal Sindaco di Massa Marittima, ossia ci aspettiamo che voglia e sappia girare pagina.
La posizione del Sindaco, secondo il nostro punto di vista, non dovrebbe essere neppure troppo difficile.
Il buon senso, ma anche la logica, potrebbe condurre l’Amministrazione ad una conclusione di questo tipo: il COSECA, se vuole rimanere in circolazione e rilanciare il proprio ruolo, ha un’unica possibilità, quella della partecipazione alla gara europea per l’affidamento della gestione unica che verrà assegnata dall’ATO, e per far questo potrà consorziarsi con altri soggetti idonei delle tre provincie di Grosseto, Siena ed Arezzo.
In sede di gara europea, o il COSECA e soci affini vincono la gara, ed in tal caso ci troveremo di fronte da una realtà nuova e diversa rispetto al vecchio COSECA, che potrebbe meritare nuova fiducia anche da parte del Comune di Massa Marittima, ovvero il COSECA e soci affini perdono la gara ed in questo secondo caso sarà giusto che il COSECA esca di scena.
In altri termini se si debbono investire nuove risorse è preferibile farlo per l’efficientamento della Società, per realizzare un soggetto forte ed efficace capace di misurarsi con altri soggetti qualificati all’interno di una competizione selettiva che non potrà che essere di giovamento per tutti per nuovi obiettivi di qualità del servizio e di razionalizzazione dei costi.
Sarebbe assurdo, veramente paradossale, se si consentisse al COSECA di inventarsi misure di resistenza pur di lasciare inalterato lo status quo, sicuramente appagante per certi dirigenti e certi politici, quando invece nelle condizioni in cui essa oggi si trova sarebbe preferibile vedere cancellata la Società piuttosto assegnarle nuovi compiti.
Ecco, noi Repubblicani ci attendiamo che il Sindaco di Massa Marittima, poiché ne ha tutte le sacrosante ragioni, scelga di resistere alle nuove ambizioni, immeritate e fuorvianti, del COSECA di oggi e di optare per la gestione unica a livello delle tre province.

1 commento:

  1. Caro Alessandro Tassoni,

    contrariamente alle nostre abitudini, secondo le quali è bene non rispondere mai alle provocazioni che hanno il solo scopo di mettere in evidenza –ossia, propagandare- la smania degli autori, rispondo brevemente alla tua lettera per due banalissime precisazioni:

    1.una lettera aperta inviata alla vigilia del dibattito consiliare non è il modo migliore per favorire un’azione comune sull’argomento, e ciò non già per ragioni di merito quanto, invece, per motivi metodologici;
    2.relativamente alle vicende degli anni 2001 e 2002, non ho nessuna intenzione di rispondere all’ex Consigliere Ovi Roberto attraverso altri; per di più egli dovrebbe avere imparato che è scorretto, oppure è sbagliato, criticare una decisione, oltretutto così lontana nel tempo, senza rammentare il contesto in cui quella decisione è maturata.

    Per l’atteggiamento che terremo in Consiglio si vedrà domani.

    Passo e chiudo.

    Luca Santini


    in risposta alla seguente:
    http://massacomune.ilbello.com/index.php?option=com_content&view=article&id=740:lettera-aperta-a-lua-santini&catid=3:newsflash&Itemid=63

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