domenica 24 gennaio 2010

Corriere di Maremma del 24.01.10.“Il sindaco scarichi il Coseca”. Lettera del consigliere Santini al Sindaco. I Repubblicani chiedono una svolta.


“Coseca risponde alle esigenze del Comune o forse non è preferibile ipotizzare soluzioni alternative per la gestione dei rifiuti?” .Questo l’interrogativo posto dal portavoce del partito repubblicano. Con una lettera aperta inviata al sindaco di Massa Marittima Lidia Bai, il consigliere d’opposizione Luca Santini ripercorre l’operato del consorzio e il suo rapporto con l’Amministrazione ed il comune metallifero. “Le recenti dichiarazioni della Società Coseca - così inizia la lettera - preposta alla raccolta ed allo smaltimento dei Rsu, palesate da certi suoi rappresentanti in sedi ed occasioni diverse, come per esempio sui media provinciali, o come nel corso di una seduta consiliare a Follonica, pongono nuovi e seri interrogativi sulle prospettive della stessa Società. Si tratta di segnali allarmanti che, considerato il negativo andamento gestionale della Società di questi anni, in sede politica non possono che tradursi in gravi preoccupazioni”. Andando per ordine il Coseca nacque per iniziativa di pochi comuni dell’alta Maremma, tra cui quello di Massa Marittima, nella forma di consorzio per la gestione dei rifiuti solidi urbani. L’iniziativa fu varata col parere negativo dei repubblicani in consiglio comunale. “I repubblicani - continua Santini - fecero bene ad essere contrari perché il consorzio è stato amministrato male fin dall’inizio; gestito per l’appannaggio dei gruppi politici che lo sostengono, si è rivelato sempre più un modo per inghiottire i quattrini dei contribuenti Il Coseca è arrivato così a determinare costi altissimi, addirittura esosi per i contribuenti massetani”. Come specificato nella lettera, la qualità del servizio nei primi anni sembrò buona ma, da qualche tempo, anche questa positiva impressione è venuta a mancare. Più volte le forze di opposizione hanno proposto all'Amministrazione di prendere in considerazione l'ipotesi di uscire dalla società. “Saprà il comune - si interroga Luca Santini - assumere qualche decisione diversa che consenta di uscire di fatto da questo giogo ormai divenuto veramente insopportabile per i massetani? Saprà l’Amministrazione dire di no ad un Coseca che, lontano dal rendersi conto della grave situazione aziendale determinata dagli amministratori che si sono succeduti in questi dieci anni e più, si pone allegramente addirittura obiettivi di sviluppo del proprio raggio di azione inventando ipotesi strabilianti come l’impianto fotovoltaico, parzialmente già avviato, e peggio ancora come il digestore anaerobico? Sarebbe assurdo, veramente paradossale, se si consentisse al Coseca di inventarsi misure di resistenza pur di lasciare inalterato lo status quo. Su questo - conclude Santini - ci aspettiamo molto dal sindaco Bai, ci aspettiamo che voglia e sappia voltar pagina”

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